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RICADI (VIBO VALENTIA) – La truffa viaggia sempre più spesso online e continua a mietere vittime. Sintomatica è la storia di Gianni e Maria. Presi in giro da un fantomatico signor “Carlo”, costretti a rinunciare ad un periodo di relax e, come se non bastasse, derubati dei soldi della caparra. Per la coppia romana nessun bagno, nessun assaggio dei prodotti tipici e nessuna escursione tra le bellezze paesaggistiche del Vibonese. «Volevamo trascorrere qualche settimana in Calabria, a gustare ed assaggiare le bellezze e i sapori di Capo Vaticano, e invece niente da fare». Il ferragosto lo passeranno, invece, nella loro città, lontani dagli splendidi lidi di Capo Vaticano.
La vicenda ha inizio l’1 agosto scorso quando la coppia nota un annuncio su un noto portale web nel quale si evidenzia la presenza un appartamento “last minute” sito in località Santa Maria di Ricadi. Un’occasione da non lasciarsi scappare, tanto i coniugi si mettono in contatto telefonico con questo signor Carlo. Una persona «disponibile gentile, con accento calabrese». Pagano la caparra di circa 300 euro per a fronte di un totale di 1200 per tre settimane, dal 9 al 30 agosto. La coppia riceve tutti i dettagli dell’alloggio ubicato all’interno di un complesso di sette villette e tutto sembra regolare. «Carlo ci dice di sentirci il giorno prima di metterci in viaggio per darci un appuntamento preciso in modo che lui ci accompagni sul posto e ci consegni le chiavi».
Ma a 48 ore dalla partenza, però, le prime avvisaglie del disastro. Il numero dell’interlocutore viene notato in altri annunci ma con un altro nome. Marito e moglie chiamano per maggiore sicurezza ma dall’altra parte della cornetta risponde, comunque, sempre lui. Arriva sabato. Bagagli già pronti, Gianni e Maria ritelefonano nuovamente al signor Carlo ma ecco l’amara sorpresa: il cellulare del loro contatto è chiuso e la segreteria telefonica è intasata. I due riprovano per ore sino a tarda sera, gli scrivono mail, re-inviano i loro recapiti, e riprovano fino a ieri stamattina. Tutto inutile. Questo fantomatico individuo è evaporato, e con lui la caparra e la vacanza.
E così, Gianni e Maria, invece di partire per la Calabria, dov’erano già stati in passato, sono andati in “gita” dai Carabinieri.
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