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LATTARICO (COSENZA) – Una mozione che impegna il presidente della Giunta regionale e il Ministero dell’Ambiente ad attuare, nell’arco di breve tempo, tutte le azioni necessarie a verificare il reale stato dei luoghi e, nella scongiurabile ipotesi di un concreto rischio, procedere all’immediata bonifica.
L’ha presentata il consigliere regionale Giuseppe Graziano che ieri si è recato nel municipio della cittadina cratense per incontrare il sindaco Antonella Blandi. «Se le dichiarazioni del collaboratore di giustizia (LEGGI LA NOTIZIA) – ha dichiarato Graziano – dovessero corrispondere a verità, credo che non si dovrà perdere altro tempo. C’è bisogno di pragmatismo. La mia proposta è quella di inviare una delegazione di tecnici e professionisti con competenze specifiche per effettuare analisi approfondite, a verificare lo stato dei luoghi indicati nella deposizione giudiziaria».
Per il consigliere regionale, inoltre, «qualora dovessero essere riscontrate anomalie, la Regione Calabria è nelle possibilità di procedere nell’immediato alle attività di bonifica avendo, sostanzialmente, la possibilità di utilizzare diversi canali di finanziamento, inserendo l’area nell’elenco dei siti ad alto rischio ambientale. Una soluzione potrebbe giungere dall’utilizzo di una parte di quelle decine di milioni di euro dei fondi Por 2007-2013 che sono rimaste inutilizzate».
Graziano, quindi, sostiene che le risorse non mancherebbero, soprattutto «per casi come quello di Lattarico, una comunità tranquilla e virtuosa rimasta scossa da queste ultime scoperte. Serve solo la volontà politica».
Assicurata, dunque, la vicinanza al sindaco Blandi per portare avanti insieme qualsiasi iniziativa utile affinché – conclude Graziano – «questo splendido territorio non diventi un’altra terra dei fuochi».
Anche il presidente Oliverio, nei giorni scorsi, aveva preannunciato azioni di verifica alle dichiarazioni del pentito (LEGGI)
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