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CROTONE – Un avvocato crotonese, G. C., di 45 anni, ha dovuto fare ricorso ad un intervento chirurgico maxillo facciale a causa della rottura dello zigomo riportata nel corso di un’aggressione subita per la strada alcuni giorni addietro. Il professionista, inoltre, recatosi in ospedale per le necessarie cure mediche, è rimasto coinvolto in una rissa scoppiata all’interno dello stesso nosocomio tra gli aggressori e i suoi familiari.
L’episodio, da quanto hanno accertato gli agenti della Questura di Crotone intervenuti per sedare la rissa, non è legato all’attività forense svolta dal professionista ma origina da dissidi con alcuni vicini di casa per questioni condominiali che si protraevano già da qualche tempo. Sulla vicenda è intervenuta l’Associazione nazionale forense di Crotone che in una nota stigmatizza l’episodio del quale è rimasto vittima il professionista sottolineando la circostanza che «pochi giorni prima di venire selvaggiamente picchiato, il nostro collega aveva ricevuto la notifica del rigetto delle proprie richieste di tutela».
Alla Questura, infatti, l’avvocato aveva segnalato «le numerose minacce esplicite alla propria incolumità fisica e della sua famiglia».
Per l’Anf di Crotone, quindi, «il gravissimo episodio conferma ancora una volta il livello di tensione che serpeggia nella comunità di cui facciamo parte, ma soprattutto conferma la scarsa e ormai perduta considerazione che si ha dell’avvocato, anche da parte delle istituzioni, che non viene più visto come colui che si pone al servizio della collettività, ma come un soggetto da colpire, sempre e comunque, con tutti i mezzi, leciti ed illeciti».
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