LAMEZIA TERME – Non solo i nuovi avvisi di garanzia con il coinvolgimento anche, per Vigor Lamezia – Casertana, dell’ex presidente Claudio Arpaia (LEGGI LA NOTIZIA). Per la società biancoverde, infatti, ieri la Procura federale, diretta da Stefano Palazzi, ha notificato l’avviso di conclusioni indagini ipotizzando la responsabilità diretta (punibile con la retrocessione) nell’inchiesta “Dirty soccer” di maggio scorso quanto finirono sotto inchiesta più di 40 partite, mentre 36 sono le società coinvolte a vario titolo, di cui 7, essendo contestata una responsabilità diretta, sono a rischio retrocessione.
VIGOR LAMEZIA-CASERTANA E IL GOL ALL’ULTIMO MINUTO
Tra queste infatti anche la Vigor Lamezia, a cui la Procura federale contesta due responsabilità dirette, punibili (se accertate nel corso del processo da celebrare davanti al Tribunale federale) con la retrocessione. Come si ricorda l’inchiesta “Dirty soccer” di maggio scorso coinvolse la Vigor Lamezia (Arpaia e l’ex ds Maglia figurano fra gli indagati) relativamente alle partite Barletta – Vigor Lamezia e Vigor Lamezia -Paganese.
L’avviso conclusioni indagini è stato notificato anche al Catanzaro per la partita contro il Barletta dell’1 aprile scorso. Al presidente del Catanzaro, Giuseppe Cosentino viene contestata l’omessa denuncia mentre gli illeciti sportivi vengono contestati all’ex direttore sportivo Ortoli e al calciatore Giampà, che avrebbe riferito al presidente la proposta di combine, ma il presidente si sarebbe rifiutato. Nel caso dei giallorossi appare esclusa l’ipotesi della retrocessione.
A questo punto, dopo la notifica della chiusura indagini (gli indagati possono presentare delle memorie difensive o chiedere di essere ascoltati) seguiranno (probabilmente la prossima settimana) i deferimenti o le archiviazioni. Il processo al Tribunale federale si dovrebbe celebrare entro la metà di agosto e l’Appello qualche giorno prima dell’inizio del campionato di Lega Pro fissato per il 6 settembre.
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