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COSENZA – Silenzio assoluto, incredulità, costernazione. Ma anche la voglia di spaccare il mondo. Perché nessuno voleva questa notizia. Va via la bandiera di tutti i tempi del Cosenza Calcio, Gigi Marulla.
«La notizia della scomparsa di Gigi – ha scritto il presidente del Cosenza Guarascio – mi ha provocato un enorme dolore e una forte sensazione di smarrimento. E’ la peggiore notizia che potessi ricevere che ci fa sprofondare nella tristezza. Ho avuto modo di conoscere Gigi fin dall’inizio della mia avventura nel Cosenza Calcio e per noi ha rappresentato da subito un punto di riferimento e un valido collaboratore. La sua conoscenza del mondo del calcio e il suo attaccamento alla realtà cosentina sono stati di grande aiuto. La sua è stata una presenza discreta e assidua, il suo sostegno costante. Proprio in questi giorni eravamo in contatto per programmare insieme e proseguire il nostro cammino in sinergia. Un abbraccio affettuoso ai suoi familiari e in particolare al caro Kevin». La squadra avrebbe dovuto partire per il suo primo giorno di ritiro a Lorica, ma la società ha deciso di sospendere le attività in segno di lutto.
«Non avrò altro Dio all’infuori di te”, ha scritto Sergio Crocco, uno dei leader storici del tifo cosentino, molto amico di Gigi.
«Ho perso più di un amico…tvb Gigi. Mi mancherai tanto come mancherai a tutti…. Ti voglio ricordare con una battuta che mi facevi sempre: che se avessimo giocato insieme avremmo fatto 50 gol di cui 49 tu e uno io… Gigi per me sei e resterai unico…», le parole di Vincenzo Cosa, compagno di squadra ai tempi del Castrovillari e socio al Marca.
«Me lo ricordo Gigi Marulla. Come te lo dimentichi – le parole di Paride Leporace, altro leader storico del tifo cosentino – Scende il lutto sulla sera per il campione di mille battaglie. Piangono i lupi sul Busento per chi fu re di Cosenza più di Alarico il visigoto. Marulla per sempre».
Poi qualche ex compagno di squadra. «La morte di Gigi mi lascia un vuoto dentro – ha detto Giacomo Zunico – sono senza parole caro capitano. Quante battaglie io difendere la porta, tu lì davanti a farci gioire. Te ne sei andato, ma il tuo nome e il nostro ricordo resterà indelebile».
«Ricordo ancora quel lunedì pomeriggio dopo la partita del centenario su uno dei campi del tuo centro sportivo – scrive, invece, l’ex portierone rossoblù Gigi Simoni – tu , Ugo, Ciccio, Gigi De Rosa ed io e mio figlio Mauro che seduti su una panca e un paio di sedie a ricordare i tempi belli e a ricordare Denis. Sei stato un Grande Giocatore sei stato un Grande Compagno di squadra sei stato un Grande Uomo. Mi mancherai Gigi Marulla… Mancherai a tutti Gigi Marulla».
E infine Alberto Urban, ieri presente all’ospedale di Cetraro. «Ci hai lasciato troppo presto. Gigi Marulla sarà sempre il nostro bomber, ciao Gigi».
Poi la reazione di due dei giocatori attuali. «Se ne va un pezzo di storia… Rip in pace… Il suo nome vivrà in eterno tutto è sempre e solo un arrivederci…», ha scritto Angelo Corsi. «Certe volte la vita è davvero ingiusta.. Riposa in pace Gigi…», la frase di che Marco Criaco ha affidato a facebook.
«Conoscevo già Marulla da quando era calciatore – dice il tecnico del Cosenza, Giorgio Roselli – lui giocava nel Genoa e io nella Sampdoria, qui a Cosenza ho avuto modo di apprezzare la sua grande umanità e l’essere amico vero. Sono sconvolto, è una bella mazzata per tutti, per tutta la città di Cosenza. Ricordo con affetto i tanti giorni trascorsi al Marca, anche a pranzo, con Gigi ai fornelli. Momenti indimenticabili. Il mio pensiero va anche a Kevin, con cui aveva un forte legame. Persone buone, null’altro da dire».
Cordoglio ha manifestato anche il Rende Calcio. «Tutta la famiglia biancorossa – è scritto in una nota – si unisce al cordoglio per la prematura e improvvisa scomparsa di Gigi Marulla, grande bomber in campo e persona sempre disponibile e gentile fuori dal rettangolo verde. Il Rende Calcio esprime a nome del presidente Coscarella, dello staff tecnico, della squadra le più sentite condoglianze alla famiglia e un abbraccio forte a Kevin».
Toccante ed evocativo il ricordo del collega giornalista Armando Acri. In un’intervista che gli rilasciò qualche tempo fa, Marulla ricordava la vigilia dello spareggio Cosenza-Salernitana a Pescara. «Prima di partire da Cosenza, salirono sul pullman quattro vecchietti – ha raccontato Marulla al collega – si inginocchiarono e dissero “La Calabria è una terra amara, regalaci questa gioia domani”. Questa cosa non la scorderò mai, più del maggior numero di presenze e più del maggior numero dei gol segnati con la maglia dei Lupi. Cosenza è stata ed è per me una scelta di vita, per cui ho rinunciato anche ad altro. Ma nulla avrebbe mai potuto compensare il fatto di essere in missione per un popolo».
Piene di emozioni anche le parole di un giovane calciatore cosentino, per anni in Argentina, e ora al Torino nella speranza di poter giocare anche in Italia. «Hasta siempre capitano! – scrive Francesco Serafino – Prima di trasferirmi in Argentina, quando da bambino vivevo in Calabria, entrando per la prima volta al San Vito la felicità era immensa, perchè entravo nella tana dei Lupi e perchè sapevo che in quello stadio aveva giocato il mitico Gigi Marulla. Dai racconti di mio padre, suo grande tifoso, conoscevo il mito di Marulla e oggi mi rendo conto che ha rappresentato per la città di Cosenza un periodo di riscatto sportivo e sociale. Gigi è stato un campione vero, un condottiero, un trascinatore. Il Maradona di Calabria. Avrei tanto voluto conoscere Marulla, un uomo umile e disponibile con tutti, avrei voluto farmi raccontare cosa provava quando regalava emozioni infinite ai tifosi del Cosenza… Infinitamente Grazie Capitano».
E poi i tifosi. Migliaia i post sui social network. Tutti scritti con il cuore in mano. Uno su tutti può essere rappresentativo dell’epicità del simbolo Marulla. Lo ha scritto Marco Ciporillo. «Non sei stato altro che il vento, due colori, una bandiera. La nostra libertà».
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