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COSENZA – Il caldo di queste ore ci fiacca nel fisico e nella mente. E la stanchezza, si sa, può davvero giocare brutti scherzi, come accaduto a C. R. 42 anni di Cerisano, in provincia di Cosenza, già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati.
C. R. sabato notte ha provato il colpo in un appartamento. Con perizia ha smontato le tapparelle di un primo piano ed è riuscito ad aprire la finestra e penetrare in casa di due anziani a contrada Valli di Cerisano, subito fuori il paese. E’ entrato con l’intenzione di portar via qualcosa di valore, magari dei soldi. Ma si sentiva terribilmente stanco. Arrivato in salotto, però, ha visto un enorme e comodo divano ed ha deciso di fermarsi un attimino. Solo un attimo per chiudere gli occhi. Si è però addormentato profondamente.
Dopo un po’, l’anziana padrona di casa, che dormiva nella sua stanza, si è alzata dal letto per andare a bere un po’ d’acqua. E ha trovato uno sconosciuto che dormiva profondamente sul divano di casa. A quel punto ha prontamente chiamato il marito, che a sua volta, ha avvisato i carabinieri. Accesa la luce i due anziani si sono accorti, fra l’altro che quello sconosciuto scassinatore era pure un vicino di casa. Lui ancora intontito per il sonno non ha accennato nessun tentativo di fuga e ha aspettato l’arrivo dell’Arma in cucina con i due anziani coniugi.
C. R. è stato processato per direttissima ieri mattina con l’accusa di tentato furto. Era difeso dagli avvocati Lucio Di Gioia e Simona Staino, mentre a rappresentare la pubblica accusa era il pm Giuseppe Casciaro. Inutile dire che è stato condannato e assegnato ai domiciliari. Almeno per un po’ potrà dormire tranquillo nel suo letto.
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