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CERISANO (COSENZA) – Una semplice partita di calcetto che, per poco, non diventa tragedia. Un bimbo di soli otto anni, ieri sera, viene malmenato e preso letteralmente a colpi di spranga da un altro bambino, marocchino di 10 anni. La vittima è stata subito soccorsa e portata in ospedale. Ha riportato la frattura del setto nasale e sono stati necessari sei punti di sutura.
Stamane invece la famiglia del povero bimbo si è recata in caserma ed alla locale stazione dei carabinieri ha denunciato quanto accaduto. Il fatto è avvenuto ieri sera a Cerisano, a pochi chilometri dalla città bruzia. Al termine, come detto, di un torneo di calcio a cinque. La classica partita estiva, tra ragazzi d’altronde. Tutti impegnati a divertirsi, al termine dell’anno scolastico. Ed invece la triste storia che non t’aspetti.
Ma come può essere accaduto che un ragazzo addirittura usi la spranga per colpire un suo coetaneo? Si può arrivare a tanto per un “calcio ad un pallone” o per una bici, come vedremo? Secondo quanto appreso, infatti, il fatto sarebbe avvenuto perchè il ragazzino marocchino, alla fine della partita di calcio, avrebbe tentato di impadronirsi della bicicletta della vittima, che le era stata appena regalata, per la promozione, dai suoi genitori. Non solo. Pare inoltre che la stessa famiglia della vittima, quasi a futuro presagio chissà, aveva regalato la vecchia bici del piccolo, ancora in buone condizioni, proprio al ragazzino marocchino. Il giovane aggressore, che vive con tutta la sua famiglia a Cerisano da circa 4 anni, non sarebbe nuovo ad episodi di violenza verso i coetanei e sarebbe per questo già noto alle forze dell’Ordine.
Resta la paura e lo stupore. Al di là della nazionalità, o meno, dell’aggressore, il gesto è certamente da condannare. Aprendo, a questo punto, un serio dibattito all’interno della società cerisanese e delle famiglie del luogo.
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