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CATANZARO – E’ stato sentito questo pomeriggio negli uffici della Squadra mobile Domenico Giampà, capitano del Catanzaro e indagato nell’ambito dell’inchiesta “Dirty soccer” (LEGGI L’OPERAZIONE). Giampà, accompagnato dal suo avvocato Arturo Bova, per oltre due ore ha risposto alle domande degli inquirenti fornendo la sua versione dei fatti che gli vengono contestati e negando ogni addebito.
I NOMI, I VOLTI E IL VIDEO DEGLI ARRESTATI IN “DIRTY SOCCER”
In particolare, il nome del calciatore è finito negli atti dell’indagine per la presunta combine della partita Barletta – Catanzaro. Attraverso alcune intercettazioni, gli inquirenti hanno ricostruito che Luigi Condò, direttore sportivo del Barletta, si sarebbe rivolto al direttore sportivo della Vigor Lamezia Fabrizio Maglia per avvicinare prima del match Domenico Giampà.
LE POSIZIONI DI CATANZARO E VIGOR LAMEZIA
Quest’ultimo, si legge nel provvedimento che il 19 maggio ha portato al fermo di 50 persone, «accettava la combine e se ne faceva portavoce con il presidente del Catanzaro Cosentino, trovando in quest’ultimo un netto rifiuto».
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