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CROTONE – Sei colpi di pistola contro una saracinesca della Datel, il contact center del gruppo Abramo. E’ l’ennesimo, inquietante episodio intimidatorio in una città ormai nella morsa del racket, in cui non passa notte senza che non si registri un nuovo attacco.

Prosegue senza sosta l’escalation violenta e stavolta nel mirino è finito l’Abramo Customer Care che con i suoi 1400 dipendenti è l’azienda col maggior numero di lavoratori a Crotone.

La denuncia ai carabinieri è stata fatta questa mattina da Massimo Labonia, direttore operativo del contact center, che non riesce a spiegarsi l’accaduto, risalente alla notte. Al vaglio dei militari della Compagnia di Crotone, diretti dal maggiore Antonio Mancini, che hanno svolto un sopralluogo alla ricerca di elementi utili attraverso l’esame di immagini della videosorveglianza, finisce un nuovo episodio intimidatorio da inquadrare, forse, in uno stillicidio di atti analoghi rivolti contro le principali attività economiche della città.

Non è chiaro, però, se gli spari contro la “Datel” siano da ricondurre alla serie di attentati dei giorni scorsi, e magari abbiano a che fare con una richiesta di assunzione non accolta o con la mancata soddisfazione degli esattori dei clan, oppure se siano entrate in gioco altre variabili, magari collegabili a contrasti di natura privata intercorsi tra i lavoratori, la gran parte dei quali è di sesso femminile.

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