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VIBO VALENTIA – Lo si vedeva spesso passeggiare in città, walkman in tasca e auricolari attaccati. Da solo, quasi disincantato, sicuramente in pace con se stesso. A Vibo lo conoscevano tutti. Giovani e meno giovani. Lo avevano visto crescere ai tempi dell’Oratorio Salesiano, lo avevano praticamente adottato. La gente, tranne qualche stupido che lo prendeva in giro facendosi gioco della sua disabilità mentale, gli voleva bene. Lui, a suo modo, ricambiava con un sorriso.
Adesso non c’è più. Luigi, Luigi Panuccio non c’è più. La morte se l’è portato via in una uggiosa mattina di fine primavera. Aveva 42 anni. Stamani, come spesso avveniva, era uscito di casa per fare una passeggiata. Gli piaceva camminare, evidentemente gli consentiva di estraniarsi ancor di più in quel mondo tutto suo che si era costruito con ingenuità e dolcezza dopo essere stato privato di una vita normale. Sono le 7,30. Luigi si trova in località Feudotto lungo la provinciale che collega la frazione Triparni con il capoluogo. Ad un tratto sopraggiunge una Peugeot Partner.
Il conducente, F.V.S., un 49enne di Vibo titolare di un bar, lo travolge, forse per evitare una delle tante buche presenti sull’asfalto cittadino. Probabilmente non si accorge di Luigi, e Luigi non si accorge di lui. L’impatto è violento e scaraventa la vittima a qualche metro di distanza. Il 49enne si ferma immediatamente, presta i primi soccorsi, chiama aiuto, ma la situazione è disperata.
Pochi istanti dopo sopraggiunge l’ambulanza che porta il ferito al Pronto Soccorso, ma i medici guidati dal dirigente Vincenzo Natale non riescono a salvarlo. Luigi Panuccio muore intorno alle 9,30, mentre sul luogo dell’incidente sono in corso i rilievi e il mezzo sta per essere sequestrato con il conducente, frastornato per quanto avvenuto, denunciato a piede libero per omicidio colposo: si tratta F.V.S. titolare di un bar del Capoluogo.
Luigi se n’è andato. Nessuno lo vedrà più camminare per Vibo con il walkman in tasca e gli auricolari attaccati. Nessuno vedrà più il suo sorriso disincantato e felice, nonostante tutto. E nessuno lo ascolterà più cantare al karaoke e dare così sfogo alla sua grande passione, quella per la musica.
I PRECEDENTI. Neanche un mese fa una donna è stata travolta all’alba (LEGGI) mentre sempre a causa di un incidente stradale, nello scorso mese di gennaio, ha perso la vita una ragazza originaria di Reggio Calabria (LEGGI) impiegata in un call center
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