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ROMA – Dopodomani, giovedì 18 giugno, Andrea Macrì, figlio di emigranti di Gioiosa Jonica, accompagnato dal padre Vincenzo, incontrerà a Roma il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Davide Faraone. Lo scrive sul suo profilo Facebook il giornalista Domenico Logozzo. Sembra così profilarsi una soluzione positiva, dopo l’inconcepibile sospensione della borsa di studio allo studente rimasto gravemente ferito nel 2008 a Rivoli per il crollo del controsoffitto della IV D del liceo Darwin di Rivoli, vicino Torino, nel quale il suo compagno di banco perse la vita.
La vicenda è balzata alle cronache in questi giorni perchè il Ministero gli ha tolto la borsa di studio che gli era stata concessa per permettergli di concludere serenamente il percorso universitario scelto (LEGGI LA NOTIZIA).
In questi anni Andrea ha iniziato ad intraprendere, con risultati eccellenti, anche la carriera sportiva nelle categorie per disabili, e, la tempra calabra ed il suo istinto, lo hanno fatto eccellere negli sport. Tanto che ha fatto parte della nazionale delle Paralimpiadi di Londra, è stato argento al mondiale di Catania nel fioretto a squadre, e bronzo nella coppa del mondo di fioretto del 2014. Insomma duro lavoro, fatica, sacrificio e risultati anche per la Nazionale. Ma lo Stato è vigile, vigile e intollerante, con i più deboli, e dunque dopo aver accertato che Andrea Macrì stava trascurando gli studi universitari per lo sport, dopo avergli tolto l’uso delle gambe ha deciso di togliergli anche quella borsa di studio che aveva utilizzato per rattopparsi la coscienza. Così da un anno e mezzo il Ministero dell’Istruzione non ha più elargito al ragazzo le somme che erano state concordate per il suo percorso universitario.
La notizia è arrivata ai media e ha fatto il giro del mondo ma a quanto pare nelle prossime ore, grazie all’incontro di Roma, dovrebbe trovare una soluzione
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