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BELVEDERE SPINELLO (KR) – Alla fine Antonio Diano, pensionato di 63 anni, è crollato, ieri sera alle 20, durante un interrogatorio in caserma, e ha ammesso di aver rotto l’osso del collo alla moglie: così è morta Virginia Macchione, a soli 44 anni. Il fermo, con l’accusa di omicidio, è stato eseguito dai carabinieri. 

Tutto è iniziato l’altra mattina, alle 7,15, quando l’uomo ha contattato il suo legale, l’avvocato Rosario Macrì, che è anche il sindaco del paese, per avvisarlo che sua moglie era appena morta. Ictus, s’era pensato in un primo tempo. Ma a insistere perché venisse eseguito un esame esterno del cadavere è stata il medico curante della donna, Domenica De Matteis. Perché la donna stava bene. 

Una morte a soli 44 anni desta, infatti, molti interrogativi. E proprio nel giorno in cui avrebbero dovuto essere celebrati i funerali è arrivata la comunicazione ai carabinieri, da parte del medico legale Massimiliano Cardamone, che ha compiuto un’ispezione sul cadavere presso l’obitorio di Crotone, di una frattura a un polso e, soprattutto, della frattura del rachide cervicale. I carabinieri, a quel punto, hanno voluto vederci chiaro e hanno interrogato Diano che, a poco a poco, ha ammesso tutto, precisando però di aver inteso aiutare la donna a sistemarsi nel letto, di non aver avuto volontà di uccidere. Ma quelle fratture non hanno una chiave di lettura diversa da un omicidio, secondo i carabinieri. La vicenda è maturata in un contesto familiare difficile. Marito e moglie sono entrambi invalidi. 

La donna aveva disagi psichici. I figli della coppia sono in affidamento. E, soprattutto, «marito e moglie erano così soli», come racconta il sindaco Macrì con la voce velata di tristezza.

 

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