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CATANZARO – La Polizia ha notificato stamani 5 avvisi di garanzia ed eseguito altrettante perquisizioni domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro sul calcioscommesse. Al centro delle nuove indagini la gara Savona-Teramo di Lega Pro che ha consentito agli abruzzesi di ottenere la promozione in serie B.

Ai dirigenti viene contestato di aver alterato il risultato della partita che ha consentito al Teramo di guadagnare la promozione diretta in Serie B con una giornata di anticipo rispetto alla conclusione del campionato.

Tra gli indagati il presidente ed il direttore sportivo del Teramo ed il direttore sportivo del Savona, nonché altre persone già indagate nell’ambito della precedente operazione del 19 maggio scorso quando nel mirino della Squadra Mobile di Catanzarono finirono 50 persone sottoposte a fermo e altre 70 indagate tra giocatori, ex giocatori, allenatori e dirigenti (LEGGI).

Nello specifico, sono cinque le persone coinvolte nel nuovo filone investigativo sul calcioscommesse seguito dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Si tratta di Giuliano Pesce, 50 anni, ex direttore sportivo della Ternana ed ora collaboratore tecnico del Parma; Davide Matteini, 33 anni, calciatore del San Paolo Padova; Marcello Di Giuseppe, 47 anni, direttore sportivo del Teramo; Luciano Campitelli, 49 anni, presidente del Teramo; Marco Barghigiani, direttore sportivo del Savona.

I cinque, a cui sono stati notificati avvisi di garanzia, sono accusati, secondo le indagini della Squadra Mobile di Catanzaro e dello Sco, di avere alterato l’esito dell’incontro di calcio tra il Savona e il Teramo del 2 maggio scorso, disputato nel girone B di Lega Pro. Tutti sono stati anche sottoposti a perquisizioni domiciliari.
L’attenzione della Squadra Mobile di Catanzaro e del servizio Centrale operativo si è concentrata sull’incontro tra il Savona e il Teramo, valevole per il campionato di Lega Pro, che lo scorso 2 maggio ha visto il Teramo vittorioso fuori casa. 

La gara non è stata una partita come le altre, assegnando la vittoria del campionato al Teramo, con una giornata di anticipo rispetto alla chiusura del calendario. La squadra abbruzzese ha festeggiato sul campo ligure la promozione nel campionato nazionale di serie B, tagliandone il traguardo per la prima volta nella sua storia.
Le indagini hanno portato alla luce come la dirigenza del Teramo calcio abbia dando mandato a Ercole Di Nicola, direttore sportivo de L’Aquila, e già indagato nell’operazione Dirty Soccer, affinché combinasse il risultato dell’incontro procurando la vittoria al Teramo. 

Di Nicola si sarebbe avvalso anche della di Ninni Corda, allenatore del Barletta, anche lui già indagato, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma. Il prezzo della combine era fissato in 30.000 euro che Campitelli e Di Giuseppe, avrebbero versato per “truccare” la partita. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati ad alcuni indagati supporti informatici sui quali saranno svolti approfondimenti investigativi.

«Sono più che tranquillo. Sono sereno. La verità dovrà per forza venire a galla». Così il presidente del Teramo Luciano Campitelli, indagato nell’inchiesta sul Calcioscommesse per la gara Savona-Teramo di Lega Pro. 

«Continuo a lavorare per allestire la squadra per la B: solo questo mi interessa al momento.Ci saranno evidentemente delle indagini e alla fine vedremo cosa ci sarà di corretto e cosa di scorretto» ha commentato infine il presidente.

 

 

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