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CIRO’ MARINA – Lei voleva andare al cimitero a far visita ai cari estinti. Lui voleva prima passare a prendere sua madre, forse per portarci anche lei al cimitero. Incredulità, stupore, ma per motivi così futili tra marito e moglie si è scatenata una lite degna della “Guerra dei roses”, il celebre film con Michael Douglas e Kathleen Turner, culminata con l’arresto della donna, con l’accusa di tentato omicidio, eseguito dai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina. 

Mariangela Messina, 49enne casalinga, avrebbe, infatti, colpito con un coltellaccio da cucina (di quelli utilizzati anche per tagliare i lacci dei sacchi) a una gamba e all’addome il marito, Leonardo Mummolo, 59enne imprenditore nel settore degli autotrasporti che, a sua volta, dopo la prima stilettata avrebbe inseguito la donna fuori di casa per colpirla con una pala. 

I segni alle braccia refertati alla donna e giudicati guaribili in cinque giorni sarebbero riconducibili appunto a una “vangata” tant’è che adesso i militari diretti dal maggiore Fabio Falco potrebbero procedere per lesioni nei confronti dell’uomo. Ma andiamo con ordine. Il finimondo è scoppiato alle 10,30. Lei voleva andare al cimitero, abbiamo detto, lui da sua madre. La lite è degenerata in maniera irrimediabile. 

Secondo la versione dell’uomo, sarebbe stata la donna a colpirlo in casa con una prima coltellata. Quindi lui l’avrebbe inseguita con la pala ma, appena fuori dall’uscio, nel cortile antistante l’abitazione in via Taverna, è incespicato. Così la donna è tornata sui suoi passi e avrebbe inflitto al marito una seconda coltellata, stavolta all’addome. I due sono in via di separazione ma convivono ancora sotto lo stesso tetto. O, meglio, convivevano, perché da ieri pomeriggio la donna è sottoposta agli arresti domiciliari presso l’abitazione di un suo familiare, in un altro centro. Hanno due figli, uno convivente e un altro, studente universitario, domiciliato fuori sede. Non era la prima volta che litigavano. La donna, interrogata dagli uomini del maggiore Falco alla presenza dei suoi difensori, gli avvocati Mario Nigro e Paola Paparo, ha riferito di aver denunciato il marito per presunti maltrattamenti. La versione della donna è quella, appunto, di continue vessazioni da parte dell’uomo. Fino all’escalation di ieri, quando, durante l’inseguimento, armato di pala, lui si sarebbe perfino avventato sul tettuccio dell’auto di lei per impedirle la fuga. I legali della signora Messina si sono riservati di produrre provvedimenti dell’autorità giudiziaria che intimerebbero all’uomo di lasciare l’abitazione coniugale. I carabinieri, diretti dal magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone Francesco Carluccio, hanno però ritenuto verosimile il racconto dell’uomo, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. I sanitari ieri stavano valutando se sottoporre Mummolo a un intervento chirurgico. Pala e coltello sono stati sequestrati dai carabinieri sul luogo del drammatico litigio, i cui segni evidenti ieri mattina erano le macchie di sangue rilevate dai militari. L’allarme l’ ha dato un passante che ha assistito al movimentato episodio.

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