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VIBO VALENTIA – SI congratulavano con Wanda Ferro per la candidatura a presidente della Regione. Era il 7 ottobre scorso. La Calabria si stava accingendo a vivere la sua stagione elettorale. La popolazione sarebbe stata chiamata, a fine novembre, ad esprimere quel voto che avrebbe visto prevalere Mario Oliverio. Wanda Ferro, ex presidente della Provincia di Catanzaro, era la rivale del centrodestra che aveva deciso di sfidare il candidato del centrosinistra. Una scelta, questa, che aveva ricevuto il favore di Giuseppe Mangialavori (poi eletto in consiglio regionale) e Francesco Pascale, presidente del consiglio comunale di Vibo. L’articolo, sul Quotidiano del Sud uscì l’8 ottobre, a fondo pagina.
Due foto, quelle dei due esponenti del centrodestra. Ma su una, adesso, vi è stata disegnata una croce: quella di Pascale.
Un chiaro messaggio minatorio quello che il presidente del civico consesso di Vibo ha rinvenuto giovedì mattina nella cassetta della posta: nessuna frase, nessun messaggio. Soltanto quel segno e nulla più. Pascale, a quel punto, si è recato al comando provinciale dei Carabinieri per presentare denuncia. I militari agli ordini del capitano Diego Berlingieri hanno, quindi, avviato le indagini al momento contro ignoti. La pista sembrerebbe portare all’attività politica del giovane dirigente di Forza Italia, ma ogni ipotesi, tuttavia, non viene scartata anche perché potrebbe essere una mossa per confondere le acque. L’articolo, infatti, riporta solo le congratulazioni alla Ferro, nulla più.
Da parte sua, l’interessato avrebbe specificato di non aver sospetti sull’identità dell’autore dell’inquietante gesto. Approdato cinque anni fa a Palazzo Luigi Razza in forza dei suoi 192 voti nella lista del Pdl, braccio destro del consigliere regionale Mangialavori (di cui prese il posto alla carica di presidente del consesso vibonese), nipote dell’avvocato Maria Limardo, le settimane precedenti si era ventilata di lui, seppur per poche ore, la possibilità di una sua candidatura alla carica di sindaco di Vibo, con lo stesso che, tuttavia, aveva tenuto a precisare di non aver ricevuto a quelo momento richieste e che, qualora fossero arrivate, le avrebbe valutate attentamente. Poi si virò su Elio Costa. Pascale, invece, non si ripresenterà alla carica di consigliere. Adesso avrà certamente altri pensieri per la testa.
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