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COSENZA – Carabinieri e polizia di Cosenza hanno notificato a 47 persone, l’avviso di conclusione indagini emesso dalla Dda di Catanzaro in relazione alle inchieste sulla cosca “Rango-Zingari”, colpita recentemente da due operazioni delle forze dell’ordine.

Tra i reati contestati ad alcuni indagati c’è anche l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Luca Bruni, il presunto boss della ‘ndrangheta cosentina scomparso il 3 gennaio 2012 ed il cui cadavere è stato trovato recentemente (LEGGI). Per il delitto sono indagati Maurizio Rango, 38 anni, e Franco Bruzzese (47), ritenuti “reggenti” della cosca «Rango-Zingari», egemone in provincia di Cosenza, e Daniele Lamanna (41), che, secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Adolfo Foggetti, avrebbe partecipato con quest’ultimo all’omicidio.

LEGGI GLI ARRESTI PER L’OMICIDIO DI LUCA BRUNI

Nel decreto di conclusione indagini si contesta poi l’associazione mafiosa per 23 persone, diversi episodi estorsivi ai danni di imprenditori e commercianti di Cosenza, dell’hinterland e del basso tirreno cosentino, ed un contesto associativo composto da 23 persone, dedito al traffico di sostanze stupefacenti.

Il decreto è firmato dal Procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo, dai procuratori aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto, e dal pm Pierpaolo Bruni, e giunge dopo l’esecuzione di due operazioni. Nel corso della prima, il 27 novembre 2014, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 20 persone (LEGGI L’ARTICOLO) a conclusione di indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Cosenza e della Compagnia di Paola, e dalla squadra mobile di Cosenza. Nella seconda, il 12 maggio scorso, 13 persone sono state sottoposte a fermo dai carabinieri dal Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza (LEGGI LA NOTIZIA).

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