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VIBO VALENTIA – I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria e del comando provinciale di Vibo Valentia stanno notificando 8 avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Vibo Valentia nell’ambito di un’inchiesta sulla frana di Maierato che il 15 febbraio 2010 si staccò da una collina ad ovest del paese, muovendosi a gran rapidità verso valle, portando via alberi, vegetazione, un pezzo di strada provinciale, e lasciando una enorme nicchia nella collina larga 500 metri ed alta 50 metri. Il volume stimato del movimento franoso fu di 10 milioni di metri cubi. 

Gli avvisi di garanzia sono stati emessi nei confronti di due funzionari del Comune di Maierato, di due funzionari della Provincia di Vibo Valentia, per i reati di disastro colposo e frana, nonché nei confronti di quattro imprenditori della zona industriale di Maierato per disastro ambientale doloso e frana. Le indagini risalgono al 2008 dopo la denuncia di un contadino che aveva segnalato una strana colorazione del fosso Scuotapriti accompagnata de esalazioni nauseabonde, provenienti dal depuratore e dall’illecito smaltimento di reflui industriali inquinanti nel predetto fosso. 

Si tratta di Silvano Fiorillo, 45 anni, di Vibo Valentia, titolare dell’azienda Martens Srl attiva nel capo della produzione di saponi; Domenico Antonio Bilotta, 81 anni, legale rappresentante della Vetromed Spa per la lavorazione del vetro; Carmine Sardanelli, 77 anni titolare della ditta Intertonno Srl che si occupa dell’inscatolamento del tonno; Giacinto Callipo, 41 anni, di Pizzo, titolare della Vercall che si occupa della verniciatura di profilati in alluminio. Gli altri quatto indagati sono Giorgio Aldo Cinquegrana, 58 anni, di Maierato, responsabile del servizio Urbanistica e Ambiente del Comune di Maierato; Filippo Silvio Silvaggio 62 anni, di Maierato, responsabile del procedimenti dell’Ufficio tecnico del comune di Maierato (settore urbanistica); Gianfranco Comito, 57 anni, di Vibo, dirigente pro-tempore della provincia del settore “Difesa del suolo, rilevamento e disciplina e controllo degli scarichi delle acque; Francesco De Fina, 64 anni, di Sant’Onofrio, dirigente pro-tempore della Provincia con le stesse mansioni di Comito.

Gli indagati avrebbero cagionato la frana contribuendo ad acidificare le acque del fosso attraverso lo scorrimento sotterraneo degli scarichi. 

 

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