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POTREBBE essere monsignor Francesco Antonio Nolè il nuovo arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. Il nome del presule, attuale vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, circola ormai da più giorni negli ambienti ecclesiali, non solo cosentini ma anche della vicina Basilicata.
Nolè, 67 anni, prenderebbe il posto di monsignor Salvatore Nunnari che dopo undici anni lascerà la guida dell’arcidiocesi bruzia per raggiunti limiti di età. Per il pastore della chiesa particolare di Tursi-Lagonegro non si tratterebbe solo di un trasferimento, bensì di una promozione ad arcivescovo. Monsignor Nolè, appunto, verrebbe a guidare una tra le più importanti e prestigiose arcidiocesi metropolitane calabresi.
Nato a Potenza il 9 giugno del 1948 e formatosi nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali di cui è stato Ministro Provinciale della Provincia di Napoli per otto anni, monsignor Francesco Antonio Nolè è stato eletto alla Chiesa di Tursi-Lagonegro il 4 novembre del 2000 da Giovanni Paolo II e consacrato il 10 dicembre dello stesso anno nella Basilica Santuario di Pompei. Il suo ministero episcopale nella diocesi lucana, il cui territorio si estende da Maratea al Metapontino, passando per la Val d’Agri e il massiccio del Pollino, è iniziato il 7 gennaio 2001. Significativo il suo motto vescovile “In semplicità e letizia”. Attualmente è delegato della Conferenza Episcopale della Basilicata per la Famiglia, la Liturgia e per l’Economia della Provincia Ecclesiastica, nonché membro della Commissione mista vescovi-religiosi-istituti secolari.
Nel corso degli ultimi anni il suo nome era circolato più volte negli ambienti della Nunziatura Apostolica. Anche durante le varie tornate per le nomine vescovili lo avevano dato pronto a lasciare la diocesi lucana. Nella giornata di ieri, però, nelle parrocchie cosentine le voci si sono rincorse circa il suo imminente arrivo a Cosenza. Adesso si aspetta l’ufficialità della nomina da parte di Papa Francesco. E che potrebbe arrivare già in questi giorni con l’annuncio dell’arcivescovo Salvatore Nunnari al Presbiterio Diocesano.
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