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PLATI’ (RC) – Nessuna lista per le elezioni comunali di Platì, nel Reggino, dopo un anno e mezzo di commissariamento per presunte infiltrazioni mafiose. Così, dopo lo sconcerto iniziale, piovono reazioni e disponibilità a candidarsi pur di superare questa condizione.
I primi a dichiararsi disponibili sono stati i deputati del Pd, con in testa il segretario regionale Ernesto Magorno. Subito dopo è arrivata anche la disponibilità dei Verdi della Calabria, i quali hanno deciso di scendere in campo presentando una propria lista ed un candidato a sindaco “green”.
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I Verdi della Calabria che hanno deciso di scendere in campo perché quanto è successo «nel comune di Platì rappresenta un grave vulnus per la nostra democrazia e un arretramento preoccupante dello Stato inteso come coacervo di istituzioni e legalità. La rassegnazione con cui la politica abbandona i propri cittadini al proprio destino, privandoli di un diritto fondamentale come quello di scegliere i propri rappresentanti riteniamo non possa appartenere ad un Paese che si fregia di essere civile e democratico. Le vicende di questo comune del reggino, che è stato governato dai propri rappresentanti solo per due anni sugli ultimi dieci – aggiunge il partito – deve indurci ad una riflessione collettiva su quanto ancora ci sia da fare per affermare dovunque principi di trasparenza e legalità in una terra che sente di essere abbandonata da chiunque ed è pronta a chiudersi in un guscio di rassegnazione».
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«Come Federazione dei Verdi calabresi – è scritto in una nota – sentiamo di non poter restare inermi davanti a tutto questo e che ci sia bisogno di atti politici concreti. I cittadini di Platì meritano rispetto, questo crediamo».
«Come partito – concludono i Verdi – siamo pronti a presentare un nostro candidato e una lista ambientalista nella tornata amministrativa che riguarda il comune di Platì. Una Platì democratica e green è uno dei pilastri per avere una Calabria democratica e green. E noi siamo pronti a lavorare in questa direzione, come facciamo da anni».
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