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CROTONE – Calabria ancora terra di speranza per centinaia di immigrati. Ci sono 16 minorenni tra i 217 migranti sbarcati oggi nel porto di Crotone dalla nave della Marina militare francese Commandant Birot. I migranti, una volta sulla banchina sono stati visitati e rifocillati. Tra loro ci sono tre sospetti casi di scabbia. Le condizioni dei migranti, tutti uomini provenienti prevalentemente da Paesi dell’Africa Subsahariana, sono complessivamente buone.

Il comandante dell’unità francese, luogotenente Thomas Buong, ha raccontato che suoi uomini hanno soccorso i migranti mentre si trovavano a bordo di due barconi a 40 miglia dalle coste libiche. «Quella di soccorso – ha aggiunto il comandante – è stata un’operazione complessa che è andata avanti dalle 14 alle 19 di ieri. Ma alla fine siamo riusciti ad imbarcarli tutti». I 16 minorenni sono stati portati in un centro gestito dalla Croce rossa a Crotone mentre gli adulti sono stati condotti nel centro di accoglienza Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. Le operazioni di prima accoglienza sono state gestite dalla Prefettura. 

La nave «Bersagliere» della Marina militare, invece, arriverà domattina – l’orario previsto è per le 8.30 – nel porto di Reggio Calabria con a bordo 779 migranti di nazionalità prevalentemente dell’Africa centro-occidentale. A bordo ci sono 633 uomini, 114 donne e diversi minori anche non accompagnati. Nel pomeriggio di oggi, nel Palazzo del Governo, convocata dal prefetto Claudio Sammarino, si è svolta programma una riunione alla quale hanno partecipato rappresentanti dell’Amministrazione comunale, della Provincia, delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della Direzione marittima della Calabria e della Basilicata, dell’Azienda sanitaria provinciale e di quella ospedaliera, i rappresentanti delle associazioni di volontariato.

I migranti, ha reso noto la Prefettura, al momento dello sbarco saranno sottoposti alle prime cure sanitarie e di prima accoglienza e assistenza. Di questi, una parte sarà ospitata in Calabria, mentre i restanti migranti saranno trasferiti in strutture in base al Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno.

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