1 minuto per la lettura
ROMA – “Non è possibile escludere il nesso tra la vaccinazione per orecchioni, morbillo e rosolia (Mmr) e l’infermità neurologica” della bambina. Con questa motivazione di fondo, il ministero della Salute ha sancito il diritto di una famiglia di Catanzaro a ottenere un indennizzo per danno da vaccino; danno che sarebbe consistito in una cerebellite, cioè una infezione del cervello, che ha causato alla paziente problemi neurologici e motori permanenti.
Ogni mese, dunque, lo Stato verserà ai genitori della bambina la somma di 600 euro, come previsto dalla legge del 1992 che attribuisce il risarcimento a chi ha avuto problemi con vaccinazioni, trasfusioni e farmaci emoderivati.
Secondo la letteratura scientifica prevalente, i vaccini provocano danni così gravi in un paziente su un milione. La decisione del ministero della Salute contempla dunque l’ipotesi che il caso della bimba di Catanzaro rientri in queste rarissime eventualità.
Nel 2009 la piccola fece il vaccino Mmr e accusò le prime manifestazioni febbrili, fino a quando venne deciso il trasferimento all’istituto neurologico Besta di Milano dove gli venne diagnosticata l’encefalite post vaccinica e i disturbi misti dello sviluppo. Su questa base, la famiglia ottenne inizialmente per la bimba una pensione di invalidità, poi presentò la domanda di indennizzo per il danno da vaccino.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA