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REGGIO CALABRIA – Non poteva che provocare reazioni molto contrastanti tra loro. La decisione di celebrare una messa per ricordare i 70 anni della morte di Benito Mussolini ed i caduti della Repubblica Sociale Italiana, con una messa che sarà celebrata martedì a Reggio Calabria, ha scatenato una ridda di reazioni. Critiche e commenti che, alla fine, hanno spinto la Diocesi a sospendere la celebrazione della messa per «evitare strumentalizzazioni politiche». In un comunicato stampa la Curia Metropolitana di Reggio Calabria–Bova afferma: «Preso atto delle dichiarazioni rese per solennizzare l’evento, dispone che, pur essendo lecito celebrare la Santa Messa in suffragio dei defunti, per l’occasione, la Celebrazione venga sospesa per la strumentalizzazione della stessa per fini politici».
Ad organizzare l’iniziativa era stato il Movimento politico Alleanza Calabrese, i cui componenti ritengono che la morte di Mussolini «fu un vero e proprio omicidio. Benito Mussolini fu trucidato». La messa doveve assere celebrata alle 11 nella chiesa di San Giorgio al Corso e successivamente i partecipanti si sarebbero dovuti nei pressi della stele di Ciccio Franco, il leader dei moti di Reggio Calabria, per un momento di riflessione e di preghiera.
Il primo a prendere posizione era stato il sindaco della città, Giuseppe Falcomatà, il quale, attraverso il suo portavoce ha affermato: «Spero che la Curia sia a conoscenza di questa iniziativa, basata su un presupposto storicamente errato». Molto dura anche la reazione della dpeutata Pd, Enza Bruno Bossio: «C’è un limite a tutto, anche al revisionismo. L’iniziativa di celebrare una messa in ricordo della morte di Mussolini a Reggio Calabria – ha detto – è semplicemente aberrante, oltre che in contrasto con le norme tuttora in vigore della nostra Costituzione che puniscono l’apologia del fascismo».
Netta la posizione dell’ex deputato Franco Laratta: «La politica antifascista – ha affermato – è muta. Tacciono gli esponenti storici della sinistra. Tacciono tutti. È un’indecenza! Anche la Chiesa tace e consente la celebrazione della messa. Silenzio. Tutti in silenzio».
Di «iniziativa oltraggiosa» parla il Pd calabrese, attraverso il segretario regionale Ernesto magorno e il segretario provinciale di Reggio Calabria, Sebi Romeo, i quali affermano: «Un’iniziativa chiaramente politica che riteniamo sia offensiva dei principi cardine della nostra Carta Costituzionale e che ci auguriamo nessuno a Reggio Calabria avalli, a partire dal celebrante della Santa Messa in programma».
Per quanto riguarda gli organizzatori, il presidente del Movimento, Enzo Vacalebre, aveva presentato l’iniziativa dicendi che «la messa in ricordo di Benito Mussolini ha radici molto lontane. Ma domani il ricordo assumerà un significato più profondo perchè ricorre il settantesimo di quello che noi definiamo l’omicidio di Mussolini».
Alleanza Calabrese è un movimento politico autonomista sorto nel maggio del 2006. «Mussolini – ha aggiunto Vacalebre – è stato trucidato con gli altri gerarchi. Fu un’esecuzione vera e propria decisa senza un processo. Ci auguriamo che in molti saranno presenti domani per ricordare i 70 anni di questo omicidio».
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