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COSENZA – Tra maggio e giugno si tornerà alle urne all’Unical per le elezioni dei direttori di Dipartimento, le strutture che hanno sostituito le Facoltà dopo la riforma Gelmini. Al termine del primo triennio di vita la riconferma dei direttori uscenti è un orientamento diffuso, ma non univoco.
Sarà pressoché scontata in sei dipartimenti sui tredici che andranno al voto. È il caso di “Farmacia, Scienze della salute e della nutrizione”, che va al voto per il primo turno il 27 maggio e dovrebbe vedere la candidatura unica dell’uscente Sebastiano Andò. Nelle prossime ore sarà depositata l’unica candidatura per Studi umanistici: è quella dell’uscente Raffaele Perrelli ed è stata presentata giovedì scorso nel corso dell’assemblea di dipartimento. Si voterà, per il primo turno, il 14 maggio. Non si preannunciano novità per “Matematica e informatica”.
L’assemblea si riunisce lunedì e si prospetta anche qui una candidatura unica per la riconferma di Nicola Leone a partire dal primo turno del 14 maggio. Il dipartimento di Ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica andrà alle urne il 27 maggio e si prevede anche qui un mandato bis per l’uscente Sergio Greco. Orientamento analogo per “Scienze giuridiche e aziendali” e “Lingue e scienze dell’educazione”, che andranno verso la riconferma di Franco Rubino e Francesco Altimari. Nel secondo caso si vota il 3 giugno, ma la presentazione delle candidature, secondo il provvedimento decanale, è scaduta il 14 aprile.
Il cambio al vertice è sicuro per il dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale. Si vota il 9 giugno, per il primo turno, ma la presentazione delle candidature è scaduta lo scorso 24 aprile. L’aspirante direttore è unico e non è l’uscente Sergio Bova. Il dipartimento ha scelto di gestire la transizione senza strappi e cercando l’unità: l’unica candidatura presentata è quella di Leonardo Pagnotta, ordinario di Progettazione meccanica, e la prima firma a suo sostegno è arrivata dallo stesso Bova.
Si cambia pure nei dipartimenti di “Scienze politiche e sociali” e di “Economia, statistica e finanza”, dal momento che i direttori uscenti – Pietro Fantozzi e Ivar Massabò – non potranno ricandidarsi per sopraggiunti limiti d’età. Per quanto riguarda “Scienze politiche e sociali”, si fa il nome di Francesco Raniolo, ordinario di scienza politica. Non è ancora chiaro lo scenario al Desf: al momento circolano i nomi degli ordinari Filippo Domma, Giovanni Anania, Agostino Tarsitano.
Non si esclude il turn over a Fisica, dove ha intenzione di candidarsi Vincenzo Carbone, oggi coordinatore del presidio di qualità dell’ateneo. L’uscente Riccardo Barberi, da alcuni mesi impegnato anche alla guida di Calpark, non avrebbe invece ufficializzato la ricandidatura o meno. In via di definizione la sfida per il dipartimento di Chimica: nell’assemblea di giovedì sono emerse le candidature di Alessandra Crispini, ordinario di Chimica generale, e del direttore uscente Giovanni Sindona, ma il quadro sarà ufficiale e completo dopo l’8 maggio.
Quadro ancora in evoluzione per Ingegneria civile, dipartimento guidato da Paolo Veltri. Qui ha annunciato la propria disponibilità alla candidatura Patrizia Piro, ordinario di Costruzioni idrauliche, che un anno e mezzo fa corse per il rettorato. L’uscente Veltri per ora non ha sciolto le riserve.
Piuttosto confusa, infine, la situazione al dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria chimica, dove si vota a partire dal 10 giugno. Su un corpo docente di 36 professori, si ipotizzano addirittura quattro candidature: l’uscente Girolamo Giordano, gli ordinari Francesco Macchione, Giuseppe Mendicino e Brunello Formisani.
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