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VIBO VALENTIA – Si aggirano da giorni per le aule del nuovo palazzo di giustizia. Vagano indisturbati tra la gente, tra gli impiegati, tra i numerosi faldoni processuali. C’è chi li nota, chi, invece, non coglie la loro presenza. Non sono giudici, né avvocato, né pubblici ministeri o indagati. No, sono dei topi. Sì, avete letto bene. Dei topi che scorrazzano nell’imponente struttura del Tribunale di via Lacquari. Non è chiaro se siano lì nella qualità di imputati o di testimoni.
Precisamente i topi vagano nelle sale in cui ha sede il Giudice di pace. E gli impiegati, quando non abbandonano l’ufficio per ribrezzo o paura, non possono fare altro che cercare di allontanarli. Il più delle volte ci riescono, le altre, invece i roditori si intrufolano tra gli scaffali e non escono fin quando il pericolo non è scampato. Ieri mattina l’ennesimo teatrino con il personale che si è rivolto al presidente del Tribunale, Alberto Filardo chiedendo un intervento da parte del personale dell’Azienda sanitaria.
Il problema, oltre all’ovvio fastidio di dover lavorare con gli sgraditi ospiti che zompettano a destra e a manca passando vicino alle gambe dei lavoratori, è anche di altra natura ben più seria: i topi, che spesso provengono dalle aiuole all’esterno non curate e che, nei piani superiori del palazzo (completamente rustico in quanto erano finiti i soldi per terminarli) hanno trovato il perfetto rifiugio, potrebbero infatti danneggiare i fascicoli processuali accatastati nelle varie stanze.
In attesa di interventi una “soluzione” potrebbe essere quella di affiggere un cartello “Cave mures”…
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