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CATANZARO – Riunione riservata a Catanzaro sul tema della gestione dei comuni commissariti per infiltrazioni mafiose. A presiedere l’incontro tenutosi presso la prefettura del capoluogo, il sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci, che ha incontrato i prefetti delle cinque province calabresi Luisa Latella (Catanzaro), Gianfranco Tomao (Cosenza), , Vincenzo De Vivo (Crotone), Claudio Sammartino (Reggio Calabria) e Giovanni Bruno (Vibo Valentia) non solo sulla situazione generale dell’ordine pubblico ma, come detto, in particolare sui Comuni commissariati per infiltrazioni mafiose. Anche per questo motivo oltre ai cinque prefetti calabresi erano presenti alla riunione anche i commissari prefettizi dei comuni sciolti per mafia, oltre al capo dipartimento degli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, prefetto Elisabetta Belgiorno.
Al termine della riunione, Bocci ha spiegato che è stato fatto «il punto della situazione con i prefetti della Calabria non solo su ordine pubblico e sicurezza, ma anche su tante questioni sociali. Sappiamo bene che le vicende sociali incidono sul sistema sicurezza e sulla necessità di rafforzare una cultura della legalità in una regione che ha tante potenzialità e deve costruire il proprio futuro».
Con riferimento ai numerosi comuni calabresi sciolti per ‘ndrangheta, il sottosegretario Bocci ha aggiunto che «la necessità è quella di ripristinare le regole e le leggi dello Stato, con una amministrazione democratica», ma ha anche evidenziato come «un passaggio così delicato possa diventare un momento di sviluppo. Abbiamo parlato di progetti e risorse da mettere a disposizione dei commissari e delle comunità amministrate, momentaneamente, dai rappresentanti dello Stato».
L’obiettivo, in sostanza per Bocci, è «come lo Stato può, nello stesso tempo, garantire il rispetto delle leggi e creare condizioni di lavoro e sviluppo per i cittadini che si aspettano non solo legalità ma anche lavoro».
Con riferimento poi ai continui sbarchi di migranti Bocci non ha nascosto che «ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza, inutile nasconderlo». Quindi un appello: «Chiediamo a tutti un po’ di solidarietà e comprensione. Però posso garantire a cittadini e istituzioni locali che ci troviamo di fronte ad una situazione di governo del fenomeno gestito e controllato; per adesso ci sono tutte le condizioni per dire no a qualunque forma di allarmismo. Il Governo chiede a tutti un atto di responsabilità e generosità. Parliamo di questioni che il nostro Paese – ha concluso Bocci – sta gestendo, spesso senza la solidarietà internazionale, ma cavandosela bene e con risultati positivi».
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