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CATANZARO – Più svolte ha svuotato la cassetta delle offerte della Cappella dell’Ospedale “Pugliese” di Catanzaro, fin quando non è stato sorpreso in flagranza dal personale della polizia di Stato che aveva avviato un monitoraggio del luogo di culto.
Protagonista un uomo di 56 anni, Santo Bevilacqua, originario di Milano ma da tempo residente a Catanzaro. Era stato il cappellano della chiesetta a lanciare l’allarme, dopo essersi accorto degli ammanchi. Per questo aveva fatto installare recentemente un impianto di video registrazione, denunciando i fatti, compreso il furto di un amplificatore del valore di oltre 500 euro, al posto fisso di Polizia all’interno dello stesso Ospedale.
Controllando le immagini registrate dalla telecamera, il religioso aveva notato un individuo armeggiare dinnanzi alla cassetta delle offerte che comunica con la cassaforte a muro posta nell’ufficio del cappellano.
Per completare la fase investigativa, la polizia ha così deciso di inserire nella cassetta alcune banconote e monete “segnate”, per un valore di circa 50 euro. Fin quando, all’alba di oggi Bevilacqua è entrato nella Cappella ed ha iniziato ad armeggiare alla cassaforte, utilizzando un metro flessibile e del nastro biadesivo per impadronirsi delle offerte.
A quel punto, il poliziotto che si trovava davanti al monitor delle telecamere ha dato l’allarme, facendo intervenire i colleghi che erano nei pressi. L’uomo è stato bloccato e trovato in possesso dei soldi “segnati”. Le successive verifiche hanno permesso di confermare che era stato lui a mettere a segno i furti con le stesse modalità.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.
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