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SANT’ONOFRIO (VV) – In quegli occhi lucidi, in quell’applauso, in quegli abbracci quasi liberatori la comunità si è riappropriata di un rito secolare, sentito: l’Affuntatata. Un evento che la gente di Sant’Onofrio è tornata a vivere dopo i ben noti fatti degli anni precedenti con il commissariamento dell’evento religioso (LEGGI LA NOTIZIA) che, nel giorno della santa Pasqua, celebra la risurrezione del Cristo. Archiviate dunque le infiltrazioni di soggetti vicini alle cosche locali, la presenza delle forze dell’ordine a portare le statue, il doloroso annullamento del rito avvenuto lo scorso anno (LEGGI LA NOTIZIA) e mai verificatosi. 

GUARDA LE IMMAGINI DELL’AFFRUNTATA DI SANT’ONOFRIO

Tutto adesso fa parte del passato. Un passato, però, da non dimenticare (LEGGI LA NOTIZIA DEI MALUMORI ALL’INDOMANI DELLA PASQUA DELLO SCORSO ANNO). La gente perbene di Sant’Onofrio lo sa e ieri mattina, già dalle 9.30 ha iniziato ad affollare la piccola piazza del paese. L’atmosfera è tranquilla, ci si saluta, ci si scambia gli auguri, i bimbi tengono per mano un palloncino, altri giocano poco distante. Il servizio d’ordine coordinato dal capitano Diego Berlingieri, sorveglia, osserva ma resta celato nella sua discrezione. La tensione degli anni precedenti è, infatti, solo un ricordo che non si vuole rivangare in una giornata nella quale l’unica minaccia, neanche tanto seria, è rappresentata dalla pioggia. 

LEGGI LA NOTIZIA DEL NUOVO REGOLAMENTO DELLA DIOCESI DI MILETO-NICOTERA-TROPEA SUI RITI RELIGIOSI

Sono le 10.34. L’Affruntata inizia. Passano i portantini con la statua di san Giovanni. Si dirigono verso quella della Madonna, che, poco dopo, appare, avvolta nel suo velo nero. Poi il ritorno di San Giovanni verso Gesù. Farà un’altra volta quel tragitto prima che avvenga l’incontro tra la Vergine, che alla vista del figlio si lascia sfilare il manto mostrando il suo abito celeste, e il Cristo, tra gli applausi e le urla di gioia, questa volta mai come in passato pregni di sentimento, dei presenti. La banda suona, inizia la processione con le statue che arriveranno nella chiesa matrice di lì a poco, per la funzione religiosa. 

LEGGI IL CASO DEI CLAN CHE TENTANO DI INFILTRARE I RITI RELIGIOSI

Tutto è, quindi, tornato alla normalità, anche in virtù delle nuove disposizioni impartite nel regolamento predisposto dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea Luigi Renzo. I portatori delle statue, infatti, sono stati scelti domenica scorsa per estrazione pescando da un elenco di persone che si erano precedentemente prenotate con quelli della Madonna nelle persone degli amministratori locali. Una festa anche a Stefanaconi, paese poco distante, che l’anno scorso ha visto il rito svolgersi dopo i fatti di cronaca che avevano portato agli arresti del clan locale (GUARDA IL VIDEO DELL’AFFRUNTATA). In quell’occasione le effigi erano state condotte dai componenti della Protezione civile. Anche qui, dunque, la gente si è riappropriata delle proprie tradizioni religiose lasciando alla porta chi ha fatto in modo che queste venissero inquinate.

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