X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Sono rientrati questa sera i 104 studenti e i sei docenti accompagnatori del liceo scientifico e pedagogico “Fermi” di Catanzaro Lido, in crociera a Tunisi il giorno dell’attentato terrorista che ha provocato una strage nel museo del Bardo.

La loro può essere considerata una gita di istruzione all’insegna della fortuna, dal momento che all’ultimo momento gli studenti catanzaresi hanno deciso di cambiare destinazione, recandosi alle rovine di Cartagine invece che nel museo dove è avvenuto l’attentato. Il gruppo era in crociera sulla nave Msc, a bordo della quale è stata riscontrata la morte di nove passeggeri per l’attentato rivendicato dall’Isis.

LA STORIA DEGLI STUDENTI CATANZARESI: «SALVI PER MIRACOLO»

I pullman, provenienti dal porto di Civitavecchia, sono giunti a Catanzaro Lido, nei pressi della scuola, poco prima delle 21, mentre ad attenderli c’erano i genitori degli studenti, pronti a tirare un sospiro di sollievo per come è andata ai loro figli. Oltre a loro anche tantissima gente, a partire dal dirigente dell’istituto, Luigi Macrì.

VIDEO – LA NAVE MSC ESCE DAL PORTO DI TUNISI

«Abbiamo vissuto con grande ansia quei momenti – racconta Fernando, uno dei genitori – anche perché le notizie che arrivavano all’inizio erano molto frammentarie. Solo quando sono riuscito a parlare con mia figlia abbiamo potuto tirare un sospirto di sollievo. Il nostro pensiero va comunque alle tante vittime di questo attentato e ai loro familiari».

Gli studenti sono scesi dai pullman quasi increduli per l’attenzione riservata loro: «Abbiamo scelto di visitare le rovine di Cartagine e non il museo mentre eravamo già sul pullman – ricorda Giovanna – solo dopo abbiamo saputo cosa fosse accaduto, mentre una volta sulla nave abbiamo vissuto il dramma di quei passeggeri che non riuscivano ad avere notizie dei loro congiunti. Siamo stati fortunati nel cambiare itinerario, ma certi drammi ti segnano per tutta la vita».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE