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PIZZO – Protestano i fedeli sul piazzale della chiesa di San Sebastiano a Pizzo a difesa degli antichi riti legati alla Settimana Santa. Una manifestazione, con una cinquantina di persone, per opporsi alla rimodulazione delle processioni, tra cui i riti pasquali, voluta dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo, con il nuovo regolamento voluto dal vescovo per recuperare le manifestazioni della pietà popolare ed evitare infiltrazioni della criminalità organizzata.
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A detta dei dimostranti, il presule avrebbe stravolto i riti della settimana santa, in quanto avrebbe unificato tutte le processioni nella sola giornata del venerdì santo mentre a Pizzo per tradizioni si svolgevano eventi sacri dal giovedì al sabato. I fedeli con slogan e cartelli hanno espresso pacificamente il proprio malcontento verso una decisione che definiscono ingiusta e che cancellerebbe secoli di tradizioni sacre provocando “l’allontanamento dei fedeli dalla chiesa”. Molti dei manifestanti hanno anche simbolicamente sventolato dei fogli bianchi per evidenziare che la loro fedina penale è pulita in riferimento ad alcuni aspetti del regolamento del vescovo finalizzati a tenere lontani i mafiosi dalle funzioni religiose.
Incisiva la testimonianza di Sara Pacifico, presidente del circolo “Arti e tradizioni”: «I riti della Pasqua non si sono fermati neanche durante la prima guerra mondiale. Fame, miseria, bombe, difficoltà varie non hanno scoraggiato i pizzitani, desiderosi di portare avanti i riti, retaggio spirituale dei padri. Le tradizioni appartengono al popolo tutto, l’unico che ha il diritto di custodirle, preservarle, difenderle».
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