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COSENZA – La guardia di finanza ha scoperto una maxi evasioni fiscale con connessa truffa aggravata nei confronti della Regione Calabria messa in atto dai responsabili di una società cosentina la “Alto Tirreno Cosentino”. Secondo quanto ricostruito la società, che operava nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, avrebbe messo in atto una vera e propria truffa nei confronti della Regione Calabria quantificabile in 901 mila euro e, con riferimento all’attività aziendale, avrebbe poi realizzato una evasione fiscale per un valore superiore a 13 milioni di euro.

L’indagine, condotta dalla procura di Paola e in particolare dai magistrati Bruno Giordano e Linda Gambassi, ha avuto inizio nel luglio 2013 ed ha portato all’emissione di una ordinanza di custodia cautelare per una persona Francesco Rovito, amministratore della società, e al sequestro di beni per oltre 4 milioni di euro. 

Durante le indagini è stato appurato che la società in questione oltre alla truffa alla Regione Calabria sarebbe riuscita, attraverso l’utilizzo di crediti d’imposta creati artificiosamente con l’emissione e l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti e la sopravvalutazione dei beni aziendali anche fino a 5 volte il loro reale valore di mercato, a non versare all’erario imposte e contributi per un importo che supera i 13 milioni di euro. L’amministratore della società è stato conseguentemente sottoposto agli arresti domiciliari .

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