1 minuto per la lettura
CATANZARO – La morte del giudice Giancarlo Giusti (LEGGI LA NOTIZIA) per gli inquirenti è un suicidio, tuttavia per sciogliere ogni possibile dubbio residuo proprio i magistrati che stanno seguendo le indagini hanno deciso di approfondire ogni aspetto. Per questo motivo Il sostituto procuratore di Catanzaro, Fabiana Rapino, ha affidato l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’ex giudice per le indagini preliminari di Palmi che si è suicidato nella sua abitazione di Montepaone Lido, nel catanzarese, pochi giorni dopo la conferma in Cassazione della condanna per avere avuto rapporti con presunti esponenti della ‘ndrangheta.
Nel dettaglio il pubblico ministero Rapino, che coordina le indagini dei carabinieri sul suicidio, ha affidato l’incarico al medico legale Pietrantonio Ricci che ha effettuato l’autopsia nel dipartimento di Medicina legale del Policlinico Universitario del capoluogo calabrese. Tra gli inquirenti non c’è alcun dubbio sul suicidio, ma è stato deciso di eseguire ugualmente l’autopsia per avere un ulteriore elemento di conferma alla ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di Soverato.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA