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REGGIO CALABRIA – Due persone sono state arrestate dagli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria per detenzione illegale di armi e munizioni. I due arresti sono stati eseguiti in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il blitz è scaturito dall’operazione della polizia dell’ottobre scorso che portò al ritrovamento di numerose armi e di alcune divise dell’arma dei carabinieri (LEGGI L’OPERAZIONE). All’epoca del ritrovamento, si pensò anche alla possibile organizzazione di un attentato eclatante. Gli agenti della squadra mobile hanno individuato ed arrestato le persone che avevano nascosto le armi e le divise. L’ipotesi degli investigatori è che i due arrestati sarebbero dei presunti rapinatori.
L’abitazione occupata di un vigile urbano deceduto ha portato gli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria ad individuare le persone che detenevano il materiale sequstrato. Con l’accusa di ricettazione e detenzione di armi clandestine sono stati arrestati i fratelli Gaetano e Giovanni Morabito, rispettivamente di 38 e 23 anni.
Ai due fratelli è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria. Il 4 ottobre scorso gli agenti delle volanti della Questura di Reggio Calabria trovarono le armi e le divise all’interno di alcuni locali di via Esperia. Tra il materiale i poliziotti trovarono anche due soprabiti (blu e bianco) con alamari della Polizia municipale. Dalle indagini della squadra mobile è emerso che i soprabiti appartenevano ad un vigile urbano deceduto la cui abitazione era stata occupata da Giovanni Morabito.
Quest’ultimo per farsi spazio nell’appartamento aveva trasferito i mobili ed i vestiti nei locali di via Esperia. I poliziotti, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno successivamente accertato che la struttura era nella disponibilità dei due fratelli. Nel corso di una perquisizione compiuta nel momento dell’arresto la squadra mobile ha
sequestrato 25 cartucce per pistola calibro 7.65 e documenti ritenuti utili alle indagini.
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