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REGGIO CALABRIA – La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha sgominato, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, una banda di rapinatori particolarmente attiva nel Reggino.

L’operazione ha portato all’esecuzione, al momento, di nove ordinanze di custodia cautelare in carcere ed ai domiciliari contro i componenti della banda di rapinatori che aveva preso di mira da tempo conducenti di Tir, farmacie, uffici postali, distributori di carburante e cacciatori.

IL VIDEO DELLE RAPINE E DEGLI ARRESTI

Le indagini che hanno portato agli arresti sono state condotte dal Commissariato di Gioia Tauro e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria. Gli investigatori parlano di «serie impressionante di rapine messe in atto dalla banda». Sono stati ricostruiti i ruoli dei componenti l’organizzazione criminale ed individuate le basi logistiche utilizzate per la custodia delle armi e la latitanza di capi ed affiliati della banda.

Al vertice dell’organizzazione, secondo quanto reso noto dagli investigatori, ci sarebbero stati Diego Mammoliti e Rocco Furuli, rispettivamente di 30 e 28 anni. L’operazione è stata denominata “Safe Roads”.  

Secondo quanto ricostruito, la banda organizzava delle vere e proprie «squadre d’assalto» per compiere i propri “colpi” , armate di mitra e fucili a canne mozze. Alla banda vengono attribuite una trentina di rapine compiute dal 2009 ad oggi nel tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria che attraversa la Piana di Gioia Tauro contro conducenti di Tir ed automobilisti ed uffici postali, farmacie e distributori di carburante del comprensorio.

I camionisti, in particolare, venivano bloccati dai rapinatori mentre percorrevano l’autostrada o arterie interne e costretti a raggiungere a bordo dei loro mezzi luoghi isolati
dove i tir venivano svuotati del loro carico, mentre i conducenti, sotto la minaccia delle armi, erano tenuti sotto sequestro.

Gli investigatori del Commissariato di Gioia Tauro e della Squadra mobile di Reggio Calabria hanno anche scoperto i depositi dove la banda nascondeva le armi utilizzate per compiere le rapine.

Sono nove le persone arrestate e accusate a vario titolo di associazione per delinquere, rapina aggravata, ricettazione, sequestro di persona, detenzione di armi e munizionamento da guerra e di armi clandestine e procurata inosservanza di pena.

I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare sono Diego Mammoliti, 30 anni, detenuto; Rocco Furuli (28), detenuto; Rocco Gallo (41), ai domiciliari; Salvatore Scandinaro (30), detenuto; Giovanni Serreti (33), detenuto; Bruno D’Agostino (29); Francesco Amato (46); Michele Varone (24) e Antonino De Paola (31).

 

 

 

 

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