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COSENZA – È già da un po’ che il Comune di Cosenza lavora su Alarico e il suo tesoro trasformati in brand per promuovere la città sul mercato turistico. Il (futuro) museo, le luminarie natalizie, le iniziative per i saldi, una nuova ricerca con georadar e droni con lo stratega militare di Reagan e Bush Edward Luttwak per avviare, chissà, una nuova campagna di scavi.
Insomma, tutto quello che è marketing territoriale a Cosenza passa dal re dei Goti, morto a Cosenza nel 410 e seppellito nel letto del Busento – secondo quanto riferisce per primo lo storico Jordanes – insieme a molte ricchezze, magari derivanti anche dal bottino del Sacco di Roma. Pure la presenza alla Bit, quest’anno, è stata tutta nel segno di Alarico.
Tra storia e leggenda, il Comune ha voluto ricordare a quanto pare anche un “illustre” viaggiatore straniero che arrivò a Cosenza nel 1937 per cercare il tesoro: nelle brochure spicca, con tanto di foto, il gerarca nazista Heinrich Himmler, inviato in Calabria alla ricerca dell’ancestrale eredità tedesca.
L’immagine, pubblicata su Facebook dal pubblicitario e designer Aldo Presta, ha scatenato subito numerose reazioni sui social network. L’opuscolo della discordia è stato anche tweettato dall’assessore comunale Rosaria Succurro.
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