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BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Diciannove fogli di carta colorati, disegnati a matita, raccontano la storia di Dayana Arlotti, morta a 5 anni nel naufragio della Costa Concordia abbracciata al padre Williams, davanti al Teatro Moderno di Grosseto dove sta andando a concludersi il processo sul naufragio del Giglio. 

Sono i disegni fatti dai bambini della scuola elementare di Belvedere Marittimo (Cosenza) su suggerimento della loro maestra, Nuccia Impieri. Oggi diventano il simbolo della tragedia accanto all’aula dove sarà giudicato Francesco Schettino tra poche ore.

VIDEO: LA PERIZIA A BORDO DELLA CONCORDIA

Per gli alunni della scuola calabrese, poco più grandi di lei – dalla seconda alla quinta elementare – Dayana è un angelo del paradiso, è un’amica che vola in cielo, o che cavalca sorridente un pegaso. C’è chi la immagina mentre dice: «Non preoccupatevi per me, io sono in un posto bello», oppure mentre guarda il mare dalla Concordia «prima della tragedia», un mare calmo e col sole. In un disegno c’è scritto: “Lo scoglio del male”, a indicare le rocce de Le Scole dove la Concordia si schiantò al Giglio, e a contrasto con un altro scoglio, quello di Capo Tirone, proprio nel mare di Belvedere Marittimo, molto simile a dove la Concordia incontrò la sua collisione fatale.

LA DRAMMATICA TESTIMONIANZA DI DUE NAUFRAGHI COSENTINI

Presenta ai giornalisti questa ingenua e toccante collezione l’artista calabrese Nino Travella: «Ho convinto la loro maestra a portare questi disegni proprio in questi giorni a Grosseto. Invece di pensare a Dayana sempre come se fosse morta, i bambini di Belvedere Marittimo ci rendono la speranza. Per loro è sempre viva, ed è bello credere insieme a loro che Dayana adesso è in un luogo migliore». L’artista ha anche spiegato che «i bambini hanno deciso di disegnare la piccola Dayana su suggerimento della loro insegnante pensando che a Belvedere Marittimo c’è, appunto, un grande scoglio a Capo Tirone che ricorda quello della Concordia». 

La piccola mostra ha attirato l’attenzione dei mass media che si stanno concentrando su Grosseto, in particolare dei media stranieri.

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