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VIBO VALENTIA – «È un’indagine che mette a nudo comportamenti di tipo illecito molto gravi anche perché commessi in un contesto particolare e da esponenti della politica». Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, incontrando i giornalisti in merito all’operazione «Uniti per la truffa» condotta da carabinieri e guardia di finanza che ha portato all’arresto, tra gli altri, del sindaco di Nardodipace, Romano Loielo.
Spagnuolo ha sottolineato che «l’inchiesta è partita dall’acume investigativo di un bravissimo maresciallo dell’Arma, comandante della Stazione di Nardodipace, che è riuscito a intuire i comportamenti criminosi degli indagati, capirli e sviluppare un percorso investigativo. A questo si aggiunge il lavoro di una piccolissima unità della sezione di polizia giudiziaria della Finanza in forza alla Procura, eseguito con scrupolo e intelligenza e consultando le banche dati».
«Il nostro intervento ha così impedito – ha concluso il Procuratore di Vibo Valentia – che altre iniziative similari potessero essere reiterate, prevenendo danni per 600-700 mila euro e circoscrivendo la truffa a centomila euro».
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