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VIBO VALENTIA – Il sostituto procuratore di Vibo Valentia, Vittorio Gallucci, ha ribadito davanti al giudice per le udienze preliminari, Lucia Monaco, la richiesta di rinvio
a giudizio di otto persone, tra cui il consigliere regionale e segretario provinciale del Pd, Michele Mirabello, per il reato di bancarotta fraudolenta della Proserpina spa, la società mista che si occupava della raccolta differenziata dei rifiuti fallita nel 2008.

All’epoca dei fatti Mirabello era componente del Consiglio di amministrazione della società mista pubblico-privato. Le altre richieste di rinvio a giudizio riguardano Giuseppe
Betrò e Giandomenico Pata, revisori dei conti della “Proserpina”; Giuseppe Ceravolo, ex sindaco di Vibo ed ex assessore provinciale, e Domenico Scuglia, Gino Citton e
Marcella De Vita, Ciro Orsi, ex amministratori della “Proserpina”.

La Procura ha deciso invece di stralciare le posizioni di Domenico Naso, Michelangelo Petrolo e Francesco Pantano. Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero «concorso a
provocare il dissesto della Proserpina esponendo nei bilanci e nelle relazioni previste dalla legge e dirette ai soci, dal 2004 al 2007, fatti materiali non rispondenti alla verità.

Il passivo quantificato ammonterebbe a 10 milioni di euro con una parte dei finanziamenti che sarebbe finita ad altre società costituite dagli stessi soci privati della “Proserpina”. La decisione del giudice arriverà il prossimo 28 gennaio.

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