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AMANTEA (CS) – La Guardia di finanza ha confiscato beni per 15 milioni di euro alla cosca Gentile-Africano, ritenuta una delle più potenti nell’Alto Tirreno Cosentino. Tra i beni a cui sono stati apposti i sigilli c’è anche la motonave “Benedetta II”, utilizzata per le crociere per le Isole Eolie. Il provvedimento è stato eseguito dai militari del Gico del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro.
La cosca era stata interessata dall’operazione “Nepetia”, condotta dalle Fiamme Gialle, che avevano accertato gli affari gestiti dal reggente Tommaso Gentile, ritenuto a capo del clan Africano dopo l’omicidio di Francesco Africano. Le indagini avevano svelato l’egemonia della cosca sulla città di Amantea, con il totale controllo del porto, diventato, secondo gli inquirenti, una vera e propria base operativa. Il clan, inoltre, avrebbe gestito ingenti capitali grazie ad intestazioni fittizie di beni.
Inoltre, era emersa l’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e le connivenze con diversi personaggi politici della zona, sia a livello comunale che regionale.
Le indagini economico-patrimoniali hanno permesso di sottoporre a sequestro i beni della cosca, tra i quali lo stesso porto di Amantea, quote societarie e di diverse attività commerciali e la stessa motonave, con alcuni beni individuati anche in una seconda fase delle indagini.
La successiva sentenza di condanna, diventata definitiva, ha permesso di completare i provvedimenti con la confisca dei beni. Tra questi, ci sono anche quattro ville di lusso (LEGGI LO SGOMBERO DELLE VILLE) e diverse società, tutti acquisiti ora al patrimonio dello Stato.
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