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REGGIO CALABRIA – «La Statale 106 jonica ha mietuto le sue prime vittime del 2015. E per il resto dell’anno non si preannuncia nulla di buono». Lo scrive l’associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” commentando il tragico incidente in cui hanno perso la vita Matteo Brigandì, 38 anni, e Giuseppe Leonardo Farini, 47 anni, entrambi di Motta San Giovanni.

L’associazione nel ricordare che la famigerata “strada della morte” è stata considerata da un rapporto dell’Aci-Istat degli ultimi mesi dello scorso anno “la strada più pericolosa d’Italia” intende denunciare l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare, attraverso la messa in sicurezza e l’ammodernamento della statale «questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande strage di Stato della storia della nostra Repubblica. E’ lo Stato che uccide i calabresi che deve investire sulla Statale 106: bisogna al più presto metterla in sicurezza, sanando le illegalità diffuse lungo questa mulattiera – attaccano ancora dall’associazione – provvedendo al più presto con un piano di investimenti necessari al suo ammodernamento. Non è più possibile che ancora oggi nel 2015 possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa».

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