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CASTROVILLARI – Interdizione dai pubblici uffici per l’ex presidente dei commercialisti di Castrovillari, Vincenzo Domenico De Franco. È la misura cautelare personale che ha stabilito il giudice per le indagini preliminari del tribunale del Pollino, Letizia Benigno, in relazione alla mancata restituzione di alcune somme avanzate della vendita all’incanto di un immobile di cui De Franco era custode giudiziario. L’accusa è di peculato (e non anche di appropriazione indebita – come scritto sull’edizione cartacea di oggi del Quotidiano – che è lo stesso reato ma commesso dal privato e non dal pubblico ufficiale).
«Ritenuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico del De Franco il quale è stato nel giugno del corrente anno già raggiunto da avviso di conclusione indagini nel presente procedimento per il reato di cui all’articolo 646 del codice penale, in ragione dell’accertata mancata restituzione delle somme di 162.957,41 euro agli eredi di una procedura esecutiva immobiliare promossa innanzi al tribunale di Castrovillari dal Banco di Napoli». Avrebbe, in pratica, dovuto restituire in totale 276.565 euro e ne ha restituito solo 113.608. E per il resto ha promesso di effettuare un bonifico che non c’è mai stato.
E poiché l’appropriazione avvenuta nell’esercizio della sua funzione di custode della procedura espropriativa, il pm ha ritenuto di riqualificare il capo di imputazione in peculato. Dunque il giudice per le indagini preliminari di Castrovillari ha ritenuto fondate le richieste avanzate dal sostituto procuratore Giuliana Rana e ha stabilito che fino all’esito del processo l’indagato non potrà più svolgere uffici pubblici, come quello di curatore, appunto.
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