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COSENZA – Chiude i battenti lo Scorpion Health Club, uno dei centri fitness più grandi della Calabria, finito al centro di numerose inchieste. A comunicarlo è la Guardia di Finanza. Dopo il sequestro scattatato nell’ottobre scorso (LEGGI), la struttura era stata affidata a un amministratore giudiziario che, precisano le fiamme gialle, “n questi mesi, ha diligentemente gestito il complesso aziendale”. Ora però le “continue perdite rilevate”, riporta una nota della Guardia di Finanza, “hanno reso necessaria la cessazione dell’attività e l’affidamento – a far data da lunedì 23 dicembre – del complesso aziendale alla curatela, al fine di evitare che venissero ulteriormente compromessi gli interessi dei creditori”.
Arriva all’epilogo, quindi, la storia del centro di Rende, alle porte di Cosenza, che si definisce “il più importante della Calabria” e che si estende su una superficie di oltre 10.000 metri quadri: un impianto che comprende, bar, ristorante pizzeria, centro estetico, centro benessere, due piscine di cui una semi-olimpionica, campi da calcio, da tennis e da squash, 6 palestre attrezzate e una discoteca. Ora impianti sportivi, macchinari, attrezzature, arredi, macchine d’ufficio, marchio del centro sportivo e avviamento commerciale entrano a far parte della massa
fallimentare, e servirà a soddisfare il comitato dei creditori e l’erario.
La tegola finale è arrivata due mesi fa nell’ambito dell’operazione – denominata “Scorpin death” – condotta dalla Guardia di Finanza di Cosenza, nell’ottobre scorso, che aveva messo sigilli a beni per un totale di 6 milioni di euro. Le investigazioni di polizia economico-finanziaria condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza e coordinate dal procuratore di Cosenza Dario Granieri e dal sostituto, Giuseppe Cava, avevano permesso di documentare una bancarotta fraudolenta aggravata.
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