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CATANZARO – La moglie aveva un debito di 1.400 euro e lui per non pagare minacciava il commerciante titolare del credito. Così, con l’accusa di tentata estorsione, illecita concorrenza e minacce aggravate dalle modalità mafiose i carabinieri di Girifalco e del Comando provinciale di Catanzaro hanno fermato Andrea Giampà, di 29 anni.
Il provvedimento di fermo, emesso dalla Dda di Catanzaro, è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari che ha emesso nei confronti di Giampà un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Nei mesi scorsi un commerciante del centro commerciale ‘Due Mari’ aveva trovato una busta con un proiettile ed una lettera di minacce. Successivamente i carabinieri hanno avviato le indagini ed hanno scoperto che il commerciante era minacciato dal dicembre del 2012. In particolare la moglie di Giampà aveva contratto un debito di 1.400 euro con il commerciante. Nonostante le richiesta di restituzione del debito Giampà si era sempre rifiutato di versare il denaro dicendosi appartenente dalla nota cosca della ‘ndrangheta e continuando a minacciare il commerciante. I carabinieri hanno depositato la loro informativa alla Procura di Lamezia Terme che a sua volta l’ha trasferita per competenza alla Dda di Catanzaro. Il sostituto procuratore Elio Romano ha emesso il provvedimento di fermo, che è stato eseguito dai carabinieri.
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