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REGGIO CALABRIA – Un uomo di 72 anni, Antonio Galimi, è stato arrestato la notte scorsa dai carabinieri di Reggio Calabria, per l’omicidio di Romeo Aiello, di 53 anni, convivente della nipote del presunto assassino Daniela Zuccalà, di 44 anni. Il delitto è avvenuto venerdì a Reggio Calabria, in un appartamento della frazione di Gallina intestato al padre della donna, morto da qualche anno.
Galimi, secondo quanto accertato dagli investigatori dell’Arma dei Carabinieri diretti dal sostituto procuratore Giovanni Calamita, al culmine di una lite sui motivi della quale sono in corso accertamenti, ha aggredito Aiello colpendolo con un oggetto contundente alla testa. Aiello, prima di morire, ha avuto il tempo di arrivare in un appartamento vicino dove è deceduto.
Oltre alle ragioni alla base del litigio poi degenerato in una colluttazione tra i due, non c’è ancora chiarezza sull’arma utilizzata dall’omicida. Ulteriori dettagli in questo senso dovranno venire dall’autopsia sul corpo di Aiello che verrà probabilmente effettuata lunedì e dagli esami su alcuni oggetti sequestrati all’interno dell’appartamento.
Romeo Aiello era nato a Genova e da quella città era giunto in Calabria da qualche tempo assieme alla donna, reggina, che dopo avere vissuto anche lei nel capoluogo ligure aveva deciso di fare ritorno nella sua città di origine, Reggio Calabria.
L’uomo aveva già alle spalle un matrimonio, conclusosi con una separazione.
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