2 minuti per la lettura
CROTONE – Una maxi evasione fiscale da circa 1.6 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Crotone al termine di una verifica fiscale nei confronti di una società di persone, constatando l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2009.
Secondo quanto evidenziato dai finanzieri l’impresa, individuata grazie all’analisi di rischio effettuata dal Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza di Roma, aveva messo in atto attività per un giro d’affari complessivo di circa 1,6 milioni di euro che però non risultavano al fisco. L’incongruenza tra i negozi giuridici oggetto di registrazione e l’assenza delle dichiarazioni fiscali ha reso possibile scoprire l’accaduto.
La società, con sede nel capoluogo pitagorico, nel corso del 2009 ha effettuato la cessione di un fabbricato industriale adibito a capannone, deposito ed uffici ad altra società di capitali con sede in Emilia Romagna. Successivamente a questa operazione, si sono registrati più avvicendamenti nella compagine sociale. I soci originari, infatti, hanno ceduto le proprie quote ad un primo soggetto, residente in Veneto, che a sua volta le ha trasferite ad un’altra persona anch’essa residente in Veneto. I nuovi soci, in realtà, non hanno mai esercitato l’effettiva gestione dell’impresa e non hanno ottemperato alla presentazione della dichiarazione unificata, anche perché asseritamente mai venuti in possesso delle scritture contabili, svolgendo un ruolo di meri “prestanome”, accollandosi peraltro le responsabilità penali conseguenti a tale omissione.
Evidenziati anche questi comportamenti da parte dei vari soci, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura, le indagini proseguiranno per l’individuazione delle responsabilità degli amministratori di fatto. All’Autorità Giudiziaria è stata proposta, altresì, l’adozione della misura cautelare del sequestro per equivalente, finalizzato alla successiva confisca, di beni o disponibilità dell’indagato fino a concorrenza dell’imposta evasa.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA