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Arriva fino in Calabria l’inchiesta sul crac del Siena Calcio. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito 14 perquisizioni partite dalla Toscana e arrivate nel Lazio e fino al Sud. Al centro delle indagini, oltre all’ex presidente della società Massimo Mezzaroma, c’è infatti un calabrese, Mario Lattari.
Originario di Paola, in provincia di Cosenza, è coinvolto nell’inchiesta com legale rappresentante della Bologna&Washington Communication, alla quale Mezzaroma, secondo le accuse, ha ceduto il marchio del Siena per circa 20 milioni di euro, una cifra sovrastimata con l’obiettivo di ottenere finanziamenti dalle banche. Lattari è anche legale rappresentante del partito dell’Udeur nazionale, ma la sua attività politica è estranea alla vicenda.
I finanzieri, nel corso delle perquisizioni disposte su richiesta del coordinata dal pm della Procura senese Antonino Nastasi, hanno anche acquisito una serie di documenti nella sede di Banca Monte dei Paschi di Siena. Massimo Mezzaroma è il figlio dell’ex presidente della Roma, erede di un colosso dell’industria edile. Nel 2010 ha rilevato la quota di maggioranza del Siena, un’esperienza conclusa con il fallimento nel luglio scorso, che ha costretto la squadra delal città toscana a ripartire dalla serie D.
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