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AMANTEA – Altri due proiettili, questa volta indirizzati, per interposta persona, al vice sindaco Giovanni Battista Morelli, si aggiungono ai quattro che, tra venerdì sera e sabato mattina, erano stati lasciati sul parabrezza delle auto del sindaco Monica Sabatino e del consigliere di maggioranza Franco Chilelli. Una spirale intimidatoria, dunque, che conosce un altro inquietante episodio e che sta mettendo davvero in apprensione l’intera città.
Secondo la ricostruzione fatta dallo stesso vice sindaco agli inquirenti, il ritrovamento è avvenuto nel corso della mattinata di ieri in via Roma, dove risiede uno degli amici più cari dell’amministratore ed ex consigliere provinciale. La busta con i due proiettili calibro 9, esattamente uguale, quindi, a quelli precedenti, è stata poggiata sul parabrezza dell’autovettura di una persona diversa dall’assessore che, suo malgrado, è finita per diventare un tramite. Sulla stessa busta era riportato a chiare lettere il nome di Morelli quale destinatario della missiva.
Anche in questo caso, come per il primo cittadino Monica Sabatino e il consigliere Franco Chilelli, la vettura si trovava parcheggiata all’aperto ed era pertanto facilmente raggiungibile da chiunque, considerato anche il fatto che ieri era l’ultima giornata della grande Fiera di Amantea e la cittadina tirrenica era letteralmente invasa da migliaia di visitatori.
Morelli è stato immediatamente avvisato dell’accaduto dall’amico e subito dopo si è recato presso la locale stazione dei Carabinieri, guidata dal comandante Massimiliano Diamanti, per fornire massima collaborazione agli investigatori, i quali lavorano oramai da 36 ore per recuperare ogni elemento utile a comprendere le ragioni di quanto sta accadendo.
Le indagini, che sono coordinate direttamente dal Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, mirano, ovviamente, a scoprire mandanti ed esecutori dei tre eventi di chiara matrice intimidatoria. Sono stati numerosi in passato gli episodi di questo genere verificatisi in città, ma mai si sono registrati eventi in modo così ravvicinato nel tempo e tutti indirizzati a membri della maggioranza. Proprio per questo le prime analisi investigative vanno verso l’attività che l’amministrazione comunale ha effettuato in questi pochi mesi di governo, dopo le elezioni del 25 maggio scorso, che potrebbero non essere state “gradite” da settori criminali presenti sul territorio.
Il sindaco Sabatino ha commentato: «Francamente non abbiamo idea di chi può aver messo in atto questi gesti. Noi – ha aggiunto – non ci lasceremo intimorire. Andremo
avanti nel nostro lavoro e nella nostra azione amministrativa».
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