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LAMEZIA TERME – Sono stati identificati gli autori della telefonata anonima che aveva fatto scattare l’allarme antiterrorismo per un volo della compagnia Ryanair da Lamezia Terme a Bergamo. I fatti risalgono allo scorso 4 settembre.
E’ stato il personale della Polizia di Stato dell’Ufficio di Frontiera Aerea di Lamezia Teme, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, a risalire agli autori. Per identificare i responsabili sono state svolte accurate e laboriose indagini in diverse regioni d’Italia. La telefonata anonima arrivò alle 21.32 del 4 settembre sul centralino dell’aeroporto di Lamezia Terme. Un uomo, con inflessione dialettali tipiche del nord italia, riferiva della presenza di una bomba a bordo del volo Ryanair FR5903, partito poco prima, alle 21.20 da Lamezia Terme e diretto a Bergamo.
Vista la gravità della minaccia e la presenza a bordo dell’aeromobile di 187 passeggeri e 6 membri di equipaggio, scattarono le procedure previste in questi casi dal Piano Leonardo Da Vinci, con l’attivazione nell’Aeroporto Orio al Serio del piano antiterrorismo e l’impiego di specialisti artificieri, antisabotaggio, squadre cinofile antiesplosivo, di personale della Questura e della Polizia Stradale di Bergamo, del Nucleo Aeroportuale della Guardia di Finanza e del Distaccamento Aeroportuale dei Vigili del Fuoco nonché del personale della società di gestione di Sacbo.
Immediata anche l’attivazione di difesa aerea con il decollo di due velivoli caccia intercettatori dell’Aeronautica Militare“Eurofighter” del quarto Stormo, decollati dall’aeroporto di Grosseto e che hanno scortato il volo della Ryanair fino all’atterraggio, in sicurezza, presso l’aeroporto di Orio al Serio.
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