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SARACENA – Sarebbe piaciuta ad Antonio De Curtis l’iniziativa del Comune di Saracena. In perfetta linea con la filosofia della “livella”, nel paese della Provincia di Cosenza non sarà più possibile prenotareun loculo al cimitero. La decisione è stata assunta dal consiglio comunale e secondo il sindaco Mario Albino Gagliardi  si tratta di un provvedimento necessario per annullare «ogni possibilità di privilegi e soprusi così come purtroppo consolidatisi con le passate amministrazioni. Adesso – ha affermato Gagliardi – anche i nostri defunti saranno uguali davanti alla legge. Tra le novità, il divieto di prenotare loculi in vita. Saranno dati solo per i defunti».

Quindi niente più prenotazioni al cimitero. Per poter avere diritto ad un posto al camposanto si dovrà prima morire. In questo modo si pone fine alla pratica in uso soprattutto ad alcuni anziani che con l’avanzare dell’età pensavano di portarsi avanti cominciando ad allestire la loro futura ed eterna dimora con un po’ di anticipo. A questo punto tutto passa nelle mani degli eredi che in forza del nuovo regolamento di polizia mortuaria potranno occuparsi del luogo dell’ultimo riposo dei loro congiunti solo ad avvenuto trapasso.

In alcuni luoghi, quello dei loculi mortuari è un probema che diventa emergenza. Lo scorso anno, ad esempio, al cimitero comunale di Cosenza non si trovava spazio per sistemare i feretri. Nel 2013, infatti, (LEGGI LA NOTIZIA) per tre volte in poco tempo la camera mortuaria del cimitero si trasformò in una specie di magazzino per bare in attesa di tumulazione. In alcuni giorni addirittura si è arrivati ad averne ben diciannove. Diciannove salme che non trovavano pace in quel momento né in cielo e né in terra.

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