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GEROCARNE (VV) – Un giovane di 20 anni, Walter Loielo, boscaiolo, già noto alle forze dell’ordine e avvisato di polizia, è stato arrestato per detenzione abusiva di arma da fuoco, coltelli e cartucce. Ad eseguire il provvedimento è stato il personale dell’ufficio di controllo della Polizia di Serra San Bruno che durante una perquisizione nell’abitazione del giovane hanno rinvenuto una pistola Beretta calibro 7,65 con il colpo in canna, pronta all’uso, perfettamente funzionante; numerose cartucce; due ricetrasmittenti e un passamontagna. Tutto fa pensare, quindi, che fosse in previsione un agguato imminente.
Il giovane è stato arrestato e tradotto nella casa circondariale di Vibo Valentia dove è stato messo a disposizione della magistratura. Loielo appartiene alla famiglia coinvolta nella faida nelle Preserre e il fratello Cristian sta scontando una pena in carcere nell’ambito dell’operazione “Gringia”, scattata nel 2012 per far luce, da un lato, sulla faida fra i Patania di Stefanaconi e le consorterie di Piscopio e, dall’altro, sulla guerra che ha ha opposto gli stessi Patania ad altri clan rivali di Stefanaconi, legati al gruppo dei Bartolotta. Inoltre, lo stesso arrestato risulta essere cugino di Valerio Loielo, vittima nello scorso mese di luglio di un agguato mafioso, avvenuto tra Sorianello e Soriano.. In quella occasione il giovane, figlio del boss Giuseppe Loielo, ammazzato insieme al fratello Vincenzo del 2002, era rimasto ferito da un colpo di fucile alla spalla mentre stava viaggiando a bordo di una Fiat 500, assieme alla sorella e alla madre, nel tratto di strada che conduce da Sorianello verso Soriano.
Walter Loielo risulta, infine, essere anche il cugino di Rinaldo Loielo, arrestato l’anno scorso a Gioia Tauro perché trovato in possesso, dopo la perquisizione della sua autovettura, di una bomba che doveva essere utilizzate nel corso della faida per colpire i piscopisani.
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