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GIOIOSA JONICA (RC) – Si tenevano alla larga dal Mediterraneo, considerato il mare più sorvegliato del mondo, preferendo far fare scalo per sbarcare la droga nei porti del nord Europa, i membri dell’organizzazione sgominata stamani con l’operazione “Ulivo 99”, condotta dai Carabinieri di Reggio Calabria che stamani hanno eseguito il fermo disposto dalla Procura distrettuale antimafia del capoluogo nei confronti di 7 persone indagate per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti dalla Bolivia all’Italia. I militari hanno eseguito anche 15 perquisizioni domiciliari. Quasi 400 i chilogrammi di cocaina sequestrati in due anni d’indagine.
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«La droga, commissionata da un gruppo criminale con base a Gioiosa Jonica, veniva acquistata nei paesi del sud del Sudamerica», ha detto il procuratore aggiunto Nicola Gratteri nel corso di una conferenza stampa alla presenza del procuratore capo Federico Cafiero de Raho.
Le indagini dei Carabinieri, condotte in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, l’Ufficio Centrale Antifrode e con la Direzione Centrale Servizi Antidroga, si sono avvalse delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, i cui riscontri hanno permesso di acclarare l’operatività dell’associazione con due sequestri per un totale di 400 kg di cocaina: il primo, di 392,2 kg, avvenuto nel 2012 nel porto di Caacupemì, in Paraguay, e il secondo, di 70 kg, avvenuto lo scorso 17 aprile nel porto olandese di Rotterdam. La presunta associazione per delinquere vedrebbe al vertice Giuseppe Jerinò, anche in qualità di presunto principale finanziatore, Angelo Scuteri, quale presunto organizzatore materiale, deputato all’acquisto, introduzione e trasporto dello stupefacente, con la presunta fattiva collaborazione di Demetrio Tripodi, Rocco Ameduri, Marino Vallelongao, Pietro Bellucci, Antonio Di Giorgio ed altri cinque presunti complici, tra i quali anche alcuni imprenditori nel campo del commercio di legnami.
L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba, è stata eseguita a Gioiosa Jonica, Roccella Jonica, Caulonia Marina, Placanica, tutti centri del reggino, oltre che Vigevano, Torino e Cesena, oltre 150 carabinieri del gruppo di Locri, con il supporto di un elicottero dell’8* elinucleo di Vibo Valentia. La droga veniva nascosta nelle assi di parquet o dentro profilati metallici, e mandati dal Sudamerica nei porti europei. Il primo caso si è verificato in Paraguay, il secondo nello scalo portuale di Rotterdam, in Olanda.
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